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l’intervista

Vinitaly 2025, Varì: «In Calabria una produzione di qualità portata avanti dalle seconde generazioni di viticoltori»

L’assessore regionale: «Se continuiamo a raccontare le nostre eccellenze riusciremo anche a risentire poco dei dazi imposti»

Pubblicato il: 08/04/2025 – 14:37
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Vinitaly 2025, Varì: «In Calabria una produzione di qualità portata avanti dalle seconde generazioni di viticoltori»

VERONA La 57esima edizione di Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati in programma fino al 9 aprile a Veronafiere, vede protagoniste oltre 4.000 aziende espositrici da ogni regione d’Italia. Vinitaly si conferma la principale piattaforma di promozione e internazionalizzazione per il comparto enologico nazionale. Dal business alle tendenze, dai mercati alla politica, l’evento riafferma il ruolo di acceleratore per il vino italiano nel mondo, con uno sguardo concreto al futuro oltre le tensioni geoeconomiche. Sono oltre 30.000 gli operatori esteri da 140 Paesi giunti a Verona, 3mila dagli Stati Uniti. Un risultato non scontato che replica il primato dell’anno scorso. La Calabria ha addirittura migliorato le performance, presente a Verona con oltre 90 cantine. Un record.


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«Era difficile fare meglio»

«Era difficile, guardando l’allestimento della scorsa edizione, fare meglio. Eppure quest’anno mi pare che l’assessore Gianluca Gallo ci sia riuscito. Abbiamo uno stand davvero attraente, luminoso, con tanta gente, tanti curiosi che vengono ad assaggiare i vini calabresi». L’assessore regionale allo Sviluppo Economico Rosario Varì commenta l’edizione 2025 di Vinitaly, che vede la Calabria protagonista nel padiglione 12 con uno stand che sta attirando curiosi e wine lovers. «La vetrina del Vinitaly è unica per la Calabria perché ci consente di raccontare ad una platea qualificata, internazionale, le eccellenze, le nostre produzioni vitivinicole che vantano una tradizione millenaria. Del resto il nostro claim lo racconta, “Dove tutto è cominciato”», prosegue Varì. Che poi si sofferma sull’importanza di coniugare storia e tradizione ad un prodotto, il vino, che sta conquistando spazi di mercato importanti.
«In Calabria, il vino si produce da prima che arrivassero i greci e noi questa storia la dobbiamo raccontare. Così come dobbiamo dire che oggi abbiamo una produzione di qualità che viene portata avanti dalle seconde generazioni di viticoltori, dei produttori storici calabresi, se continuiamo a raccontare all’Italia e al mondo le nostre eccellenze riusciremo anche a risentire poco dei dazi imposti». (f.b.)

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