SOVERATO Un appuntamento importante organizzato per celebrare il 173esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, mettendo in risalto il complesso delle attività e l’impegno degli uomini e delle donne della Polizia che, con dedizione e senso di appartenenza, quotidianamente sono al servizio delle istituzioni e dei cittadini a tutela della legalità, dell’ordine e della sicurezza pubblica, per la salvaguardia dell’esercizio dei diritti e delle libertà.
Una forza di sicurezza pubblica che nel corso degli anni si è evoluta insieme alla società consolidando i suoi obiettivi e valori riassunti nel motto: “Esserci sempre”. La Questura di Catanzaro ha scelto di celebrare la ricorrenza con una cerimonia nel Teatro Comunale di Soverato.
«L’attività della polizia è un’attività poliedrica e si compone soprattutto di prevenzione, di contrasto e neutralizzazione delle varie condotte di pericolosità», ha detto il Questore di Catanzaro, Giuseppe Linares. «La provincia di Catanzaro, e il comune in particolare, è profondamente sensibile alle varie forme di pericolosità e di aggressione, non solo al patrimonio ma anche ai giovani, alla violenza giovanile e soprattutto al mondo dello spaccio e lo smercio di sostanze stupefacenti che – ha sottolineato Linares – pure aggredisce e avvilisce questa provincia, ma anche d’altra parte ha un contrasto pieno senza tregua alle organizzazioni criminali complesse». «Io ho parlato di sistemi criminali complessi perché non abbiamo solo la ‘ndrangheta, abbiamo anche organizzazioni autoctone strutturate che pongono in essere estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti».
Un complesso di attività, quelle portate avanti dalla Polizia, caratterizzate dalla vicinanza ai cittadini e da un approccio che vuole essere di piena umanità. «L’umanità credo che sia il valore aggiunto del nostro lavoro» ha invece rimarcato il Prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa. «Se nel nostro lavoro, oltre alla professionalità che io do per scontato, mettiamo l’umanità, forse avviciniamo ancora di più le persone e i cittadini allo Stato che, a volte, è un termine un po’ impersonale». «Siamo uomini e donne in carne ed ossa – ha detto De Rosa – e quindi questa percezione di vicinanza io la risalterei ed è un po’ il leitmotiv di questa festa che abbiamo celebrato qui a Soverato». (redazione@corrierecal.it)
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