Le Amministrative tra presente e futuro. Il “risiko” del centrodestra
I risvolti del voto di fine maggio per le future elezioni in Calabria e in particolare per la scelta dei candidati sindaco nelle grandi città

LAMEZIA TERME Il presente e il futuro delle Amministrative. Il turno elettorale che chiamerà al voto a fine maggio in Calabria diversi importanti Comuni è destinato con i suoi esiti a incidere sugli equilibri all’interno delle coalizioni e anche sulle loro strategie future, che all’orizzonte incroceranno altri significativi appuntamenti con le urne. Al prossimo “giro” non saranno coinvolti i capoluoghi di provincia e però le Comunali di centri di notevole spessore anche politico come Lamezia Terme, Rende e Paola – giusto per citarne alcuni – non mancheranno di proiettare i propri effetti oltre la contingenza attuale. Giusto per intendersi, in Calabria tra il 2026 e il 2027 si voterà in città come Reggio Calabria, Crotone, Catanzaro e Cosenza e poi per la Regione e dunque le trattative per le candidature per questa tornata così come la vittoria o la sconfitta a fine maggio (o giugno nel caso di ballottaggi) determineranno anche le future scelte, anche nel campo del centrodestra, chiamato a interrompere la “filiera” positiva del centrosinistra nei grossi centri. Sia pure in mondo ancora embrionale, nelle segreterie dei partiti alleati già si fa di conto e si valuta quale casella spetta alle singole forze politiche in termini di candidature. Non c’è alcun “nero su bianco”, ovviamente, ma il tavolo nazionale, anche del centrodestra, secondo i ”bene informati” è costantemente insediato. Fonti qualificate sostengono che ci sarebbe già una intelaiatura di fondo, per quanto riguarda la distribuzione delle caselle per le elezioni territoriali in Calabria, con qualche punto ormai fermo e altri invece ancora da limare perché bisogna valutare quali dinamiche nel frattempo si determineranno, fermo restando che almeno per quanto riguarda la Regione la partita al momento è chiusa con la ricandidatura dell’attuale governatore Roberto Occhiuto, vicesegretario nazionale di Forza Italia.
Le “manovre” nelle grandi città
Sul piano temporale, una volta traguardato questo voto, l’attenzione è già concentrata alle piazze di Reggio Calabria e di Crotone: in riva allo stretto l’Opa azzurra guidata dal coordinatore regionale di Forza Italia Francesco Cannizzaro appare indiscutibile e soprattutto inscalfibile, come del resto è tato reso plasticamente alcune settimane fa da una dichiarazione del segretario della Lega, Filippo Mancuso, che al mino n accenno di una rivendicazione leghista sulla candidatura a sindaco di Reggio ha realisticamente riconosciuto la primazia di Forza Italia. Più complicato – dicono gli analisti – sarebbe invece il quadro a Crotone, perché qui una parte del centrodestra, come Forza Italia starebbe puntando al sostegno alla ricandidatura dell’uscente Vincenzo Voce, una volta profilo civico ma ora ritenuto molto vicino allo stesso Occhiuto, ma da altre aree del centrodestra già è partito il fuoco di sbarramento (e anche tra gli azzurri, a esempio il consigliere regionale Antonello Talerico, l’opzione Voce è avversata). Da par suo Fratelli d’Italia, che ha “strappato” la candidatura a sindaco a Rende, potrebbe puntare su Catanzaro, l’area di immediato riferimento della leader meloniana Wanda Ferro, ma su Catanzaro ci sono anche i fari, molto luminosi, della Lega che ha nel capoluogo un “bomber” come lo stesso Filippo Mancuso potenziale candidato sindaco: non sarà facile una sintesi, ma il tempo qui c’è (la scadenza naturale dell’attuale consiliatura a guida centrosinistra con Nicola Fiorita è il 2027), a meno che la situazione a Palazzo De Nobili in questi mesi non precipiti e quindi non metta anche Catanzaro nel “calderone”. Nel frattempo, all’interno della coalizione non manca chi dice che la Lega intanto ha “piazzato” la bandierina su Lamezia sponsorizzando, insieme a Noi Moderati, la candidatura a sindaco di Mario Murone, ma al Carroccio smentiscono recisamente e fanno intendere che Lamezia non rientra nel “pacchetto” delle trattative che hanno a Roma il loro terminale. Poi, si dovrà affrontare quanto prima anche la casella Cosenza, che sul piano teorico dovrebbe essere riservata a Forza Italia ma nella quale c’è una pattuglia della Lega molto agguerrita. Insomma, nel centrodestra è un risiko molto complicato: si tratterà di capire se il voto di fine maggio aiuterà a dipanarlo o invece lo incasinerà ancora di più. (a. cant.)
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