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la denuncia e la speranza

Reggio, la lotta di Alessandro per una casa dignitosa. Stanganelli: «Qualcosa si muove»

Il 36enne, immunosoppresso, vive in un alloggio pieno di muffa e infiltrazioni in attesa di risposte dall’Aterp. La Garante: «Ci siamo attivati»

Pubblicato il: 29/04/2025 – 18:29
Reggio, la lotta di Alessandro per una casa dignitosa. Stanganelli: «Qualcosa si muove»

REGGIO CALABRIA «Ci auguriamo che al più presto si possa risolvere la vicenda. Certamente si sta muovendo qualcosa, io continuerò a monitorare e a sollecitare una soluzione». Così la garante della Salute della Regione Calabria Anna Maria Stanganelli prova a rassicurare sulla triste storia di Alessandro Giordano, il 36enne di Reggio Calabria che da tempo vive, nonostante le sue precarie condizioni di salute, in una casa inidonea. La sua richiesta d’aiuto ha fatto il giro dell’Italia, con tanto di petizione lanciata su Change.org che ha raggiunto oltre 50 mila firme in poche settimane.

La storia di Alessandro

«Di casa si muore» è il titolo della petizione lanciata da Alessandro lo scorso 31 marzo. La storia la racconta lui stesso nella descrizione: una lunga malattia da quando aveva 8 anni, una dialisi durata 16 anni e un trapianto di rene. «Ogni infezione può compromettere il mio rene, ogni batterio può diventare un nemico» aggiunge. Il suo vero calvario, però, inizia nel 2008, quando a causa di un intervento salvavita è costretto ad allontanarsi dall’alloggio popolare che gli era stato assegnato due anni prima. Al ritorno la casa è occupata e distrutta. A nulla valgono i suoi appelli, i suoi tentativi di rivolgersi all’Aterp per ottenere un nuovo alloggio. Ad oggi, a 17 anni di distanza, Alessandro è costretto a vivere in una casa definita dalla stessa Asp «inidonea» per le sue condizioni.

In casa pareti con muffa e crepe nell’intonaco

«Appena appresa la situazione – spiega Stanganelli – ho subito contattato il ragazzo per incontrarlo, per cui mi sono recata in visita nella sua abitazione per un sopralluogo. Ci siamo confrontati su quelle che erano le sue necessità e i suoi bisogni». A partire proprio dall’abitazione: «Io ho visto pareti dove c’era muffa, ma soprattutto un odore maleodorante che non consentiva di respirare». Un appartamento reso «dignitoso» soltanto dai genitori, ma con evidenti problemi strutturali. L’Asp certifica infatti «gravissime carenze igienico sanitarie», descrivendo umidità, vistose muffe e crepe nell’intonaco.

La visita dei servizi sociali

Una situazione per  la quale ha deciso di muoversi anche la garante Stanganelli: «Mi sono attivata sulla base della documentazione che ho ricevuto per rapportarmi con chi di competenza perché si attivasse la procedura. Credo che la mia visita abbia smosso qualcosa perché pochi giorni dopo i servizi sociali si sono recati da lui, hanno chiesto informazioni comunicando che si sarebbero attivati con l’Aterp per segnalare che la situazione abitativa era inidonea a quella che è la sua condizione di salute. Io resto in costante contatto con Alessandro, sia per sapere come sta lui che per avere aggiornamenti in merito».

Aiutarlo anche dal punto di vista dell’inclusione

Da parte della garante anche l’auspicio che intervenga il sindaco: «Spero di poterlo incontrare, ho provato a contattarlo senza esito per valutare insieme quali sono le migliori soluzioni per Alessandro anche dal punto di vista dell’inclusione. Parliamo di un ragazzo con problemi di salute che vive con la famiglia ma in condizione di solitudine, non ha tanti contatti con l’esterno». L’idea è quella di «creare percorsi che possano consentire di fare una vita sociale più piacevole, che possa sorridere e tornare a essere felice e sereno». «Certamente il sindaco – aggiunge – ha inviato i servizi sociali, quindi credo sia un buon inizio, che ci sia una volontà di arrivare a una soluzione». Soprattutto, per risolvere il problema principale: quello dell’abitazione. «L’Aterp dovrebbe individuare una soluzione abitativa per lui, in questo senso cercheremo di trovare con l’azienda un interlocutore con la speranza di risolvere al più presto la vicenda». (ma.ru.)

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