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i consigli miracolosi di instagram

Il nuovo capitalismo della body positivity

Pilates a parete, yoga sulla sedia, marcia in casa

Pubblicato il: 01/05/2025 – 15:23
di Lucia Serino
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Il nuovo capitalismo della body positivity

Ma anche voi siete inseguiti dai consigli miracolosi di Instagram per liberarvi dal cortisolo? Che a stento sappiamo cos’è. E i workout a parete li avete mai provati? (che bello quando si chiamavano allenamenti o esercizi) E la sfida di pilates a muro, o lo yoga sulla sedia, o, ancora, la camminata al chiuso, nientemeno, tipo marcia su sé stessi da fermi, con allegata scheda degli effetti bruciagrassi miracolosi già in sette giorni: ti compare la sagoma di un pancione che si appiattisce, si sgonfia come un pallone che perde l’elio col sibilo. Sono decine di app che ingolfano le tue ricerche, ma se ti compaiono qualcosa significa, tutte inneggiano alla body positivity, nessuna è programmata per dirti la verità, e cioè: vorresti dimagrire e non ci riesci, giusto?  Ma tutte sono programmate per l’e-shop delle illusioni, la nuova seduzione, con relativo business, del capitalismo digitale. Che bella la realtà alterata dall’illusione, qualcuna ci casca, clicca e ai abbona a programmi impossibili. In genere sono sfide di 28 giorni, in una settimana dicono che si sente il cambiamento, in due si nota, in tre si vede proprio bene e in quattro tutti i vicini di casa ti chiederanno come hai fatto.
È l’algoritmo bellezza, che conosce la tua età, sta sul calendario e a metà settimana inizia a spingerti: dai, iniziamo lunedì, cosa aspetti? L’immersione digitale ti incolla davanti a un pannello con decine di caselle con i diversi esercizi da alternare giorno per giorno, come un calendario dell’avvento, ma se ci clicchi sopra il quadro ti scompare perché il segreto è trascinare le nostre frustrazioni dentro il meccanismo del fashion feeling, il volto glamour del capitalismo digitale. Può darsi che siano seriali tutte queste app, una specie di cartello, qualcuno comincia e altri programmatori seguono con le challenger quasi tutte destinate a over 50 alle quali viene anche consigliato l’opzione estrema, sparire per tre settimane e tornare con un corpo da urlo. Poi ti compare Temu (le spie cinesi) che vogliono venderti anelli per pilates, scrollando compare anche qualche maschio brizzolato che con voce generate da Ai dice che rideva di sua moglie vedendola fare yoga sulla sedia finché non l’ha poi vista dopo 28 giorni e non gli sembrava vero, oh, com’era cambiata. Non sappiamo se la moglie ha scelto l’opzione “scompari per 28 giorni”, deve essere per forza così, perché finora eravamo convinti che se si tiene sott’occhio una persona tutti i giorni non ti accorgi dei cambiamenti. Ma tutto è possibile in un mondo parallelo. All’improvviso ti compare il profilo di Lollobrigida che scrive che ha ordinato il libro di Crosetto e pensi: ma non se li regalano tra loro? E non sai qual è l’associazione di idee che fa l’algoritmo, o forse sì, perché Lollobrigida è il ministro dell’agricoltura e quindi strettamente connesso con i nostri piani alimentari. E qui un finale serio. Perché accanto alle app fantastiche che ti chiedono di spostare i mobili di casa, liberare una parete per fare l’hip thrust (il ponte per i glutei) ci sono poi i nutrizionisti, le biologhe e i biochimici che ti dicono che devi mangiare uova e avocado a colazione. In Sicilia e in Calabria diminuisce la produzione di limoni e avanza quella degli avocado. Dicono che si il cambiamento climatico. Può darsi. Un tempo furono i kiwi, poi i gusti – e il marketing – sono cambiati. Ed ecco gli avocado. I limoni però, fanno digerire.

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