Rachele rivive nella musica: l’emozionante concerto di flauti a Vibo – FOTO
Straordinario successo per la masterclass del Conservatorio Torrefranca e per l’evento finale. Numeri da record con oltre 80 partecipanti

VIBO VALENTIA «Se oggi Rachele fosse stata qui avrebbe ballato con voi». Il ricordo commosso di papà Domenico, l’abbraccio con il maestro Fabio Pepe, referente e curatore dell’evento in memoria di Rachele Nardo, la ragazza scomparsa prematuramente a soli 20 anni lo scorso ottobre. Alla musica l’arduo compito di lenire il dolore, per circa due ore, dei genitori di Rachele, seduti tra i banchi della Chiesa Santa Maria La Nova di Vibo Valentia ad ascoltare le note dell’orchestra di flauti diretta dal maestro Paolo Totti. Oltre 80 musicisti, quasi tutti dalla Calabria e molti con l’età di Rachele, hanno allietato il pubblico sulle note di celebri composizioni. Particolarmente toccanti le esibizioni dei solisti Fabio Pepe, Antonio Maiolo e l’artista spagnola Paqui Santana Perez. Accolta con entusiasmo la prestigiosa esibizione a sorpresa del primo flauto del Teatro Bellini di Catania Salvatore Vella.
Un unicum in Italia
L’evento, organizzato dal Conservatorio di musica F. Torrefranca di Vibo Valentia diretto dal Maestro Vittorino Naso, in collaborazione con Ama Calabria, AFI e l’associazione culturale Rachele Nardo – LLFF, ha concluso tre giorni di masterclass dedicata al flauto che ha visto la partecipazione di oltre 80 musicisti. Un unicum in Italia per le master a strumento singolo e un record, forse, anche a livello europeo, come spiega il Maestro Paolo Totti: «Un grande orgoglio per il Conservatorio Torrefranca. Ci stiamo informando se è record anche a livello europeo». Tre giorni di formazione e musica, con tre approcci diversi e protagonisti provenienti dal mondo del professionismo, dai conservatori o dai licei musicali: «È stato un master a tutto tondo, abbiamo lavorato molto sulla metodologia e sulla sociologia dell’orchestra che di sua natura è un’entità inclusiva. Ma anche sul perfezionamento, sulla coscienza di sé stessi e soprattutto sull’ascolto e sul rispetto dell’altro». Piena la Chiesa Santa Maria La Nova che ha ospitato il concerto, con un pubblico attento ed entusiasta: «Emozionante e stupefacente, c’è stata una compartecipazione calorosa e sentita da parte delle famiglie, da parte dei parenti anche più lontani, che motiva questi ragazzi. Oltre al fatto di vederli giornalmente venire con grande precisione, con grande allineamento, c’è stato anche il calore umano. Quindi non posso che ringraziare il Conservatorio, Vibo Valentia e il grande cuore della Calabria».
«Un messaggio di vita e di speranza»
Soddisfatto per il successo dell’iniziativa il Maestro Fabio Pepe, referente della masterclass ed organizzatore, che ha tenuto a ringraziare anche il parroco don Giuseppe Gagliano. «Il concerto di questa serie dedicato a Rachele vuole essere un messaggio di vita e di speranza. È la rappresentazione che attraverso l’arte tutto si può». Un segnale forte anche per la città, finalmente punto di riferimento a livello nazionale per eventi di cultura. «Il Conservatorio è da un bel po’ di tempo che lancia questo messaggio e oggi finalmente inizia a fare breccia. Stasera sono presenti 80 allievi, 80 famiglie del nostro circondario presenti che hanno voluto partecipare e socializzare. Ieri i ragazzi erano seduti per terra a mangiare un panino con i telefonini spenti e rigorosamente studiavano, ciascuno in un piccolo angolino dell’ex convento dei gesuiti. Vibo è questa, ha una costa bellissima, gente fantastica e una città meravigliosa. C’è stata una grande risposta da parte dei cittadini. Sono 30 anni che sono venuto qui e non ho mai avuto intenzione di trasferirmi».
Il ricordo di papà Domenico
Visibilmente commosso Domenico Nardo, il padre di Rachele: «Il Conservatorio ha avuto questa idea splendida, sensibile, delicata, di voler dedicare questo concerto alla memoria di Rachele». Il titolo dell’evento prende spunto proprio da una poesia scritta dalla giovane ragazza: «Libera, leggera, forte e felice che sono le ultime parole in versi della sua poesia. Oggi è stato veramente molto emozionante, soprattutto in questa chiesa che il 14 ottobre ha visto i suoi funerali. Rachele è vissuta nello stesso ambiente con questi ragazzi e con questa musica, quindi dalla vita alla vita. Quando ci siamo conosciuti con il maestro Paolo Totti, mi ha chiesto “se Rachele fosse qua, cosa farebbe, cosa direbbe?” Io gli ho subito risposto: Rachele avrebbe ballato con i vostri brani». (redazione@corrierecal.it)
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