VIBO VALENTIA «È importante esserci, la testimonianza molto spesso in questi contesti è quasi d’obbligo». C’era anche Brunori Sas, l’artista calabrese rivelazione dell’ultima edizione di Sanremo, tra le centinaia di persone che si sono riunite, mai così tante come quest’anno, di fronte le sue terre per ricordare Maria Chindamo nel giorno in cui fu rapita e uccisa.
Il cantautore cosentino cita, in particolare, un passaggio della sua ultima canzone “L’albero delle noci”. «Ho scritto una canzone in cui dico che in Calabria “le persone buone portano in testa corone di spine”. Ecco, questo mi sembra proprio un bel manifesto perché intendevo dire che non solo c’è la sofferenza ma anche la possibilità che, da un evento luttuoso e drammatico come questo, vengano fuori invece una forma di rinascita». E quella di oggi per Brunori «è una giornata di rinascita, per cui sono molto contento di aver scritto questo e di aver in qualche modo partecipato a un evento che vede la Calabria migliore».
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