LAMEZIA TERME Il gruppo del Pd in Consiglio regionale in una nota “condivide la posizione dell’Anci rispetto alla necessità di risolvere la questione dei tirocinanti in Calabria”. È fondamentale che il governo regionale si faccia carico della situazione e lavori per reperire le risorse adeguate per arrivare alle stabilizzazioni, evitando che i giovani e i lavoratori precari vengano lasciati in una condizione di incertezza e precarietà. Attualmente – spiegano i consiglieri dem -, i tirocinanti impegnati in progetti di inclusione lavorativa sono costretti a fare i conti con l’assenza di certezze sul loro futuro, in particolare riguardo alla possibilità di trasformare i tirocini in contratti stabili. La situazione è ancor più grave se si considera che in molte aree della regione le opportunità di occupazione sono limitate, e il lavoro precario diventa l’unica possibilità per molti giovani”. Il gruppo del Pd, pertanto, sollecita il governo regionale a mettere in campo tutte le misure necessarie per garantire il passaggio dai tirocini ai contratti di lavoro stabili. “È urgente – concludono i dem – che la Regione si faccia portavoce delle necessità del nostro territorio e che interceda presso il governo nazionale affinché vengano stanziati fondi per la stabilizzazione dei tirocinanti, con particolare attenzione a quei settori strategici come la pubblica amministrazione, dove i tirocinanti sono un supporto fondamentale per il buon funzionamento dei Comuni. Non appaiono sufficienti le risorse messe a disposizione attualmente che, anzi, non consentirebbero ai Comuni di prendere parte alle manifestazioni di interesse. Questa deve essere una battaglia comune, nell’interesse dei lavoratori e delle Amministrazioni comunali calabrese. Non possiamo permettere che una risorsa così importante come quella dei tirocinanti venga sprecata a causa di inefficienze istituzionali. La Calabria ha bisogno di un impegno concreto per garantire il futuro dei suoi giovani e non può rimanere indietro rispetto ad altre regioni che stanno già affrontando situazioni analoghe con risorse e azioni mirate”.
“Ieri ho incontrato, insieme alla nostra presidente del Consiglio comunale di Lungro Valentina Pastena, una rappresentanza dei tirocinanti calabresi del Ministero della Cultura che da quasi un anno chiedono quanto il governo Meloni ed il presidente Occhiuto si sono impegnati a fare: consentire loro di lavorare con un contratto dignitoso dopo che per decenni hanno svolto importanti attività presso le nostre pubbliche amministrazioni con inquadramenti indecenti”. Lo afferma la deputata Anna Laura Orrico, coordinatrice calabrese del Movimento 5 stelle. “Sono storie – dice Orrico – di persone che in tutti questi anni hanno servito presso gli uffici del Ministero della Cultura accogliendo visitatori, svolgendo funzioni tecniche, con competenza e dedizione. Sono volti di donne e uomini, madri e padri, figli e figlie che portano con loro il desiderio di poterlo continuare a fare, con dignità, in una terra dove il lavoro è spesso considerato un favore o una forma di ricatto. Ma, purtroppo, non sono gli unici tirocinanti a dover fare i conti con la politica regionale parolaia che tanto discorre di precariato. Vogliono, per caso, trovare l’ennesimo espediente come sta avvenendo con i Tirocinanti dell’inclusione sociale, senza i quali i comuni, ormai, non potrebbero aprire al pubblico? Il contributo una tantum – prosegue l’esponente pentastellata – di 25 mila euro proposto dalla Regione, somma che dovrebbe servire per assumere a tempo indeterminato ogni tirocinante, è un’elemosina e riversa tutto il peso sulle spalle dei comuni che dovrebbero poi fare ricorso a risorse economiche proprie per stabilizzarli. Bene ha fatto, seppure timidamente, la presidente dell’Anci Calabria Rosaria Succurro a richiamare il lavoro fatto dal Movimento 5 stelle al governo, ed in particolare dei colleghi Auddino e Tucci, che per la stabilizzazione degli Lsu/Lpu, un bacino di 20 mila lavoratori, portò allo stanziamento di 59 milioni di euro a fronte di una parte residuale messi dalla Regione Calabria. Dove sono, dunque – conclude Anna Laura Orrico – i fondi del governo Meloni per i Tis e i tirocinanti del Ministero della Cultura? Quanto ancora si vuole tenere appesi all’amo questi lavoratori per fare perenne campagna elettorale sulla loro pelle?”.
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato
x
x