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l’evento in riva allo stretto

Un mare di salute: viaggio nel «bisogno di prevenzione» della Calabria

A Reggio Calabria l’iniziativa del Garante della salute della Regione, Anna Maria Stanganelli. «Rete tra istituzioni, associazioni e medici»

Pubblicato il: 06/05/2025 – 18:29
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Un mare di salute: viaggio nel «bisogno di prevenzione» della Calabria

Centinaia di screening effettuati a beneficio dei cittadini ed un vero e proprio villaggio dedicato alla salute ed alla prevenzione. A Reggio Calabria – su iniziativa del Garante della salute della Regione Calabria, Anna Maria Stanganelli, è andata in scena – contemporaneamente alla presenza della nave Amerigo Vespucci – la rappresentazione di una Calabria capace di discutere sulle sue criticità ma anche soprattutto di fare rete per ottenere risultati.
Un mare di salute “Non chi comincia, ma quel che persevera” il titolo dell’iniziativa cui è stato opportunamente associato il motto della Vespucci. Quello che è apparso come un vero e proprio villaggio tematico dedicato alla salute, alla prevenzione, alla discussione sui temi della sanità ha potuto contare sul patrocinio di una serie di soggetti, associazioni e istituzioni che hanno condiviso l’input del Garante della Salute: Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, Capitaneria di Porto, Città Metropolitana e Comune di Reggio Calabria, Lega Navale Italiana, Azienda Sanitaria Provinciale, Grande Ospedale Metropolitano (GOM) e associazioni FAVO Calabria (“Compagnia delle Stelle”, “La danza della vita”, “La Fenice”, “Grace”, “Nasi Rossi”, “Linfovita”), “Europa Donna” Italia e Calabria, LILT, Avis, Croce Rossa Italiana e “Angela Serra”.

Due le aree predisposte, intanto quella dedicata alle visite ed agli esami diagnostici gratuiti, oltre che all’attività a carattere informativo e divulgativo sulle diverse patologie di cui si occupano le singole associazioni di pazienti, e poi quella riservata ai talk tematici, preceduti da un flash mob curato dall’associazione “Grace” per celebrare la resilienza femminile. Gli otto incontri sono stati aperti da un dialogo su legalità e diritto alla salute  tra il Procuratore della Repubblica ff di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ed il magistrato Luciano Gerardis. Ricco di prospettiva l’intervento del Procuratore Lombardo che ha ragionato sugli aspetti formali del diritto alla salute coniugandoli con quelli sostanziali che, ha rilevato, spesso mancano.

Giuseppe Lombardo procura reggio calabria

«C’è un unico modo per declinare il rapporto tra legalità e diritto alla salute, ed è l’unico modo che rende quest’ultimo efficace. È un tema – ha sottolineato Lombardo – di cui bisogna discutere sempre, occorre far comprendere alle persone che quando subiscono un torto, quando vivono episodi anche gravi di malasanità, siamo in presenza di una danno che riguarda tutti. Le vittime non solo solo coloro che vivono sulla propria pelle una serie di vicende, vittime siamo tutti quelli che, ovviamente, abbiamo bisogno di un servizio efficiente, di risposte rapide e di un diritto alla salute che passa dal piano formale alla sostanza. E questo passaggio fa tutta la differenza del mondo».

Sul palco, nei talk tematici moderati da Danilo Monteleone, si sono susseguiti medici, operatori sanitari, rappresentanti di associazioni, dirigenti in prima linea nella governance sanitaria regionale. Ultimo step la presentazione del libro “Portami al mare. In viaggio per la Calabria, tra diritti negati e speranze ritrovate”, un testo scritto dal giornalista Domenico Latino e che narra dieci storie di persone che hanno affrontano il calvario della malattia ma che proprio grazie al lavoro dell’Ufficio del Garante, sono riuscite  a vincere la propria battaglia e a condividerne i frutti con altre persone. Quella in riva allo Stretto è stata un’organizzazione complessa che a fine giornata trova più che soddisfatta la Garante. «Assieme alle istituzioni, alle autorità sanitarie, alle associazioni ed ai partner – sottolinea Anna Maria Stanganelli – siamo riusciti ad organizzare un evento di rilievo, un vero e proprio viaggio in quella prevenzione di cui la nostra regione ha assolutamente bisogno. Sono lieta che ci siano stati migliaia di visitatori, che numerosissimi siano stati gli accessi agli stand informativi ed alle visite gratuite rese possibili grazie all’Asp di reggio calabria ed alla Lilt. Qui oggi sono stati eseguiti prelievi HPV, Pap Test, visite ginecologiche, Ecografie della tiroide, ecografie mammaria, mappatura dei nei, attività informative sulla Breast Unit, attività di sensibilizzazione e distribuzione di materiale informativo sulle buone pratiche di prevenzione. Grazie alla presenza di un mezzo di polidiagnostica di prossimità dell’Avis sono stati anche effettuati screening veloci (pressione, emoglobina e glicemia) e raccolta promesse di donazione».
Un dato, che è visibilmente emerso, tiene a sottolineare la garante della Salute. «Qui è andata in scena una rete tra istituzioni, associazioni e medici, siamo riusciti a rendere evidente come da soli non si vada da nessuna parte, se questo villaggio è stato cosi appassionato, cosi sentito, è stato proprio grazie a questa rete che supporta quotidianamente l’ufficio del Garante. A loro va il mio incondizionato e sentito grazie». «All’ufficio del Garante – aggiunge ancora Stanganelli – arrivano migliaia di segnalazioni ed è proprio grazie a questa rete, a questa sinergia, che è possibile risolvere molti dei problemi e dei disservizi che vengono segnalati. Ma è anche possibile proporre una narrazione diversa della nostra regione restituendo al cittadino calabrese, passo dopo  passo,  quella fiducia nei confronti del servizio sanitario che purtroppo è stata profondamente minata». (redazione@corrierecal.it)

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