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il caso

Omicidio del giudice Scopelliti, nuova pista: i killer partirono da Messina?

Nuova ipotesi investigativa dalle indagini della Procura di Reggio dopo una serie di perquisizioni oltre lo Stretto

Pubblicato il: 08/05/2025 – 7:01
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Omicidio del giudice Scopelliti, nuova pista: i killer partirono da Messina?

REGGIO CALABRIA Nelle nuove indagini sull’omicidio del giudice Antonino Scopelliti, avvenuto il 9 agosto 1991 a Piale di Villa San Giovanni, spunta una traccia che porta a Messina come possibile base logistica del delitto: a rivelarlo è l’odierna edizione della “Gazzetta del Sud” che fa il punto sugli accertamenti della Procura di Reggio Calabria. Accertamenti dai quali starebbe emergendo l’ipotesi che i killer di Scopelliti siano partiti da Messina: la polizia avrebbe infatti eseguito perquisizioni in case e capannoni che in passato sono appartenuti alla cellula messinese del gruppo catanese dei Romeo-Santapaola, alla ricerca di elementi che avvalorano questa pista.
Il magistrato reggino fu ucciso con due colpi di fucile. Colpito alla nuca, Scopelliti perse il controllo della sua Bmw andando a finire in una scarpata. A distanza di 34 anni le indagini vanno avanti per cercare di fare luce su un fatto di sangue che potrebbe essere il frutto di una commistione di interessi tra ‘ndrangheta e Cosa nostra. Nuove indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica facente funzione di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo, potrebbero portare finalmente a una svolta, grazie ad una serie di verifiche su documenti e accertamenti balistici effettuati sull’arma del delitto, sequestrata a luglio del 2018. Per effettuare i rilievi, la polizia scientifica ha riportato sul luogo del delitto la Bmw 318i del giudice, custodita in tutti questi anni dai familiari. Nelle prossime settimane sono attesi nuovi sviluppi. (redazione@corrierecal.it)

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