Ultimo aggiornamento alle 10:42
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

le nuove gerarchie

La parabola criminale di Marco Abbruzzese: da “estraneo” a «punto di riferimento» del clan

Dopo gli arresti dei parenti nell’operazione Athena, “u palumm” avrebbe iniziato a «sporcarsi le mani» gestendo gli affari di famiglia

Pubblicato il: 09/05/2025 – 19:31
La parabola criminale di Marco Abbruzzese: da “estraneo” a «punto di riferimento» del clan

COSENZA È una parabola criminale anomala quella di Marco Abbruzzese, 44enne figlio di Ciccio u zingaro e fratello di Leonardo, entrambi arrestati nell’operazione Athena. Pur proveniendo dall’omonima famiglia di ‘ndrangheta, sarebbe rimasto sempre fuori dalle dinamiche criminali, apparentemente crescendo con propositi diversi rispetto a quelli dei parenti «poiché aveva sempre preferito dedicarsi all’attività di raccolta e commercio di materiale ferroso, piuttosto che ai lucrosi settori illeciti degli stupefacenti». Lo scrive il gip nell’ordinanza che oggi ha portato all’arresto di “U palumm”,  il cui destino personale – apparentemente estraneo alla criminalità organizzata – sarebbe cambiato proprio con il blitz del 2023 che ha disarticolato il clan Abbruzzese.

L’operazione del 2023

Nell’operazione Athena vengono arrestati il padre, la sorella Rosaria Abbruzzese e il marito Rocco Abbruzzese, oltre ai nipoti – già detenuti – Luigi e Nicola Abbruzzese. Destinatari dell’ordinanza erano stati anche il nipote Francesco e il fratello minore Leonardo “Nino” Abruzzese. Proprio dalla latitanza di quest’ultimo emerge il nuovo ruolo di Marco Abbruzzese, che «inizia ad interessarsi in prima persona agli affari di famiglia». «È da questo momento – scrivono gli inquirenti – che inevitabilmente deve farsi carico di una serie di incombenze che, nel contesto di riferimento, coincidono con il suo ingresso, a tutti gli effetti, nel mondo della criminalità organizzata».

Le attività criminali

La prima attività, data l’inesperienza, è quella di «tenere i contatti con i familiari da sempre dediti al crimine». Sia cercando di rapportarsi con il fratello latitante, «divenuto per forza di cose reggente della cosca», sia incontrando tramite colloqui (ben 87 in pochi mesi) i parenti detenuti, «assumendo in tal modo la vitale funzione di cerniera tra i vertici dell’organizzazione e chi, non ancora recluso, è deputato a far proseguire gli affari». La Procura contesta a Marzo Abbruzzese il favoreggiamento alla latitanza di “Nino”, fuggito in ambulanza fino a Bari dove avrebbe avuto poi la copertura dei Lovreglio. Proprio dalle sue ricerche sarebbe emerso il ruolo di “U palumm”, che si sarebbe adoperato per aiutare la fuga del fratello, tanto da essere presente prima che partisse per Bari. Anche dopo l’arresto i due si sarebbero confrontati sulle «possibili cause che avevano portato alla sua cattura», sospettando di come a sbagliare fossero stati proprio i Lovreglio.

Abbruzzese “costretto” a «sporcarsi le mani»

Con l’arresto di Leonardo Abruzzese, il ruolo di Marco «non poteva limitarsi solo alla funzione di ponte nelle comunicazioni. Era indispensabile interessarsi in prima persona e agire al fine di reperire denaro». In altre parole, sottolineano gli inquirenti, «sporcarsi le mani e commettere reati». Così “U palumm” si sarebbe attivato in primis con le richieste estorsive di denaro ai danni di imprenditori già vittime del clan degli zingari. Il tutto con un modus operandi degli ambienti mafiosi, con Abruzzese che «non ha bisogno di palesare la sua identità e la sua appartenenza ai circuiti criminali». In più, aggiungono gli investigatori, «in perfetta sintonia con mentalità ed agire tipicamente mafiosi, si preoccupa di non lasciare traccia delle sue condotte criminali», assicurando che gli imprenditori non portassero dispositivi elettronici e specificando che i soldi sarebbero serviti per sostenere i detenuti. Per queste dinamiche criminali e per il contesto di Abbruzzese, a lui è contestata anche l’associazione mafiosa. (ma.ru.)

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato  

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del mare 6/G, S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano | Privacy
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x