COSENZA Un figlio della Calabria, originario di Cosenza, figura tra le menti più influenti al mondo in ambito sanitario. Si chiama Francesco Rubino, ha 53 anni, ed è stato inserito dalla rivista Time nella lista “Time 100 Health 2025”, la prestigiosa classifica che ogni anno celebra i leader globali nel campo della salute. Una lista che, nell’edizione 2025, ha visto accanto a Rubino nomi del calibro di Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Rubino, nato a Cosenza, è oggi direttore del dipartimento di chirurgia metabolica e bariatrica al King’s College di Londra, ma le sue radici affondano nel cuore della Calabria. Dopo gli studi in medicina a Roma presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Policlinico Gemelli, ha saputo costruire una carriera brillante e internazionale, portando nel mondo una visione profondamente innovativa della salute pubblica e della lotta all’obesità.
Nel 2024 ha coordinato un team di oltre 50 esperti internazionali incaricati da The Lancet, una delle riviste scientifiche più autorevoli al mondo, per una revisione storica: ridefinire l’obesità come una vera e propria malattia. Un cambio di paradigma destinato a modificare profondamente le politiche sanitarie globali, migliorando diagnosi, trattamenti e consapevolezza sociale su una condizione troppo spesso banalizzata o stigmatizzata.
Rubino è stato inserito nella categoria “Leader” della classifica del Time, riconoscimento riservato a coloro che guidano trasformazioni culturali e scientifiche durature. Il suo impegno è un orgoglio per tutto il Meridione e un esempio di come il talento, unito alla determinazione, possa trasformare un’idea scientifica in un movimento globale.
Accanto a Rubino, nella stessa classifica, compare un altro italiano, Lorenzo Guglielmetti, classe 1983, attivo da anni con Medici Senza Frontiere nella lotta contro la tubercolosi resistente ai farmaci, una delle sfide più complesse della salute pubblica globale. È oggi co-ricercatore del progetto EndTB, che cerca soluzioni terapeutiche innovative per i casi più gravi della malattia.
Guglielmetti è stato inserito nella categoria dei “Catalysts” del Time, riconoscimento riservato a chi, attraverso la ricerca, genera cambiamenti sistemici. Il suo contributo è stato recentemente celebrato anche con una pubblicazione sul New England Journal of Medicine, tra le riviste mediche più autorevoli al mondo. (f.v.)
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