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Cardiochirurgia, ridistribuiti i posti letto del S. Anna: 16 all’ospedale di Cosenza

Il decreto del commissario Occhiuto modifica e ridisegna la programmazione dei Pl. Alla Dulbecco di Catanzaro e al Gom di Reggio due nuovi posti letto ciascuno

Pubblicato il: 13/05/2025 – 17:04
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Cardiochirurgia, ridistribuiti i posti letto del S. Anna: 16 all’ospedale di Cosenza

CATANZARO Con un decreto adottato nei giorni scorsi il presidente della Regione Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario della sanità calabrese, ha modificato – ridisegnandola – la programmazione dei posti letto di cardiochirurgia distribuendone 20 agli hub regionali dell’Annunziata di Cosenza, della Dulbecco di Catanzaro e del Gom di Reggio Calabria. Secondo quanto di apprende da fonti sanitarie, si tratta dei 20 posti letto prima attribuiti alla clinica privata Sant’Anna di Catanzaro, alla quale di recente è tato revocato l’accreditamento.
La “parte del leone” la fa l’Annunziata, a cui saranno distribuiti 16 posti letto di cardiochirurgia (per l’attivazione del reparto) in considerazione del fatto – si legge nel decreto – che “la provincia di Cosenza ha il più alto indice di mobilità sanitaria per abitanti”.
Per la Dulbecco (che parte da 20 Pl) e il Gom (che parte da 15 Pl) due posti letto aggiuntivi ciascuno. Il provvedimento di Occhiuto è motivato dal fatto che «la Regione Calabria è fra le Regioni in Italia con un alto tasso di mobilità sanitaria passiva; i dati pubblicati da Agenas sulla Mobilità Sanitaria in Italia – 2023 registrano in Calabria un quadro di forte fuga verso le strutture sanitarie del nord, del centro Italia e delle regioni limitrofe e bassa attrazione, con conseguente incremento della spesa per mobilità sanitaria, sempre più alta dei ricavi da mobilità attiva».
Tra i principali codici di Macro Categoria Diagnostica (Mdc) per volume di fuga vi sono le «malattie e i disturbi dell’apparato cardiocircolatorio, pertanto – si spiega nel decreto – si ritiene necessario, per contrastare il fenomeno della mobilità, costruire una corretta programmazione dei servizi sanitari, con migliori condizioni strutturali, professionali e di fiducia, sviluppando livelli di assistenza sanitaria adeguati ai bisogni di salute. In particolare, si ritiene necessarie incrementare e migliorare, in una condizione di Piano di Rientro, l’offerta pubblica finalizzata a soddisfare i Lea in materia cardiovascolare, nel rispetto degli standard ospedalieri di cui al Dm 70/2015».  (a. c.)

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