Cardiochirurgia, ridistribuiti i posti letto del S. Anna: 16 all’ospedale di Cosenza
Il decreto del commissario Occhiuto modifica e ridisegna la programmazione dei Pl. Alla Dulbecco di Catanzaro e al Gom di Reggio due nuovi posti letto ciascuno

CATANZARO Con un decreto adottato nei giorni scorsi il presidente della Regione Roberto Occhiuto, nella sua qualità di commissario della sanità calabrese, ha modificato – ridisegnandola – la programmazione dei posti letto di cardiochirurgia distribuendone 20 agli hub regionali dell’Annunziata di Cosenza, della Dulbecco di Catanzaro e del Gom di Reggio Calabria. Secondo quanto di apprende da fonti sanitarie, si tratta dei 20 posti letto prima attribuiti alla clinica privata Sant’Anna di Catanzaro, alla quale di recente è tato revocato l’accreditamento.
La “parte del leone” la fa l’Annunziata, a cui saranno distribuiti 16 posti letto di cardiochirurgia (per l’attivazione del reparto) in considerazione del fatto – si legge nel decreto – che “la provincia di Cosenza ha il più alto indice di mobilità sanitaria per abitanti”.
Per la Dulbecco (che parte da 20 Pl) e il Gom (che parte da 15 Pl) due posti letto aggiuntivi ciascuno. Il provvedimento di Occhiuto è motivato dal fatto che «la Regione Calabria è fra le Regioni in Italia con un alto tasso di mobilità sanitaria passiva; i dati pubblicati da Agenas sulla Mobilità Sanitaria in Italia – 2023 registrano in Calabria un quadro di forte fuga verso le strutture sanitarie del nord, del centro Italia e delle regioni limitrofe e bassa attrazione, con conseguente incremento della spesa per mobilità sanitaria, sempre più alta dei ricavi da mobilità attiva».
Tra i principali codici di Macro Categoria Diagnostica (Mdc) per volume di fuga vi sono le «malattie e i disturbi dell’apparato cardiocircolatorio, pertanto – si spiega nel decreto – si ritiene necessario, per contrastare il fenomeno della mobilità, costruire una corretta programmazione dei servizi sanitari, con migliori condizioni strutturali, professionali e di fiducia, sviluppando livelli di assistenza sanitaria adeguati ai bisogni di salute. In particolare, si ritiene necessarie incrementare e migliorare, in una condizione di Piano di Rientro, l’offerta pubblica finalizzata a soddisfare i Lea in materia cardiovascolare, nel rispetto degli standard ospedalieri di cui al Dm 70/2015». (a. c.)
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