CATANZARO Restituire voce, presenza e possibilità. Rendere visibile ciò che troppo spesso resta nascosto dietro le mura del silenzio e della paura. È questo il cuore di “Visibili”, il progetto avviato nei mesi scorsi dal Centro Calabrese di Solidarietà ETS nell’ambito dell’avviso pubblico della Regione Calabria per il potenziamento dei Centri Antiviolenza e delle Case Rifugio. Un titolo che è già una dichiarazione d’intenti: rendere riconoscibili e riconosciute le donne che hanno subìto violenza, offrendo loro un sostegno reale per uscire dall’invisibilità e costruire nuovi orizzonti di vita. “Visibili” nasce come naturale prosecuzione di un impegno che da anni trova nella Casa Rifugio Mondo Rosa di Catanzaro un presidio fondamentale per la protezione e l’empowerment femminile. Il progetto si fonda su quattro linee di intervento pensate per rispondere in modo mirato e integrato ai bisogni delle donne e dei loro figli:
«Abbiamo imparato che non basta offrire un rifugio fisico. Serve molto di più: serve presenza, ascolto, competenza, rispetto», spiegano dal Centro Calabrese di Solidarietà Ets. «Con Visibili vogliamo ribadire che ogni donna ha diritto a essere vista, a riconoscersi nel proprio valore, a essere accompagnata nella ricostruzione di sé come persona libera e autonoma». In un contesto ancora segnato da forti disparità e da un aumento dei casi di violenza anche a seguito dell’emergenza pandemica, “Visibili” rappresenta una risposta concreta e strutturata. Un tassello importante in un percorso più ampio che il Centro Calabrese di Solidarietà ETS porta avanti con determinazione, contribuendo a rendere la Casa Rifugio Mondo Rosa non solo un luogo di accoglienza, ma anche di rinascita, consapevolezza e dignità.
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