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l’intimidazione

Marina di Gioiosa, danneggiato ex lido confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato all’associazione Don Milani

La struttura è stata oggetto di furto di materiale che si trovava all’interno, oltre che di danneggiamenti. Indagini in corso

Pubblicato il: 17/05/2025 – 12:27
Marina di Gioiosa, danneggiato ex lido confiscato alla ‘ndrangheta e assegnato all’associazione Don Milani

MARINA DI GIOIOSA Danneggiamenti ai danni della struttura dell’ex lido Aquarius di Marina di Gioiosa Jonica, confiscata alla ‘ndrangheta e assegnata all’associazione Don Milani, e per questo simbolo concreto di riscatto e legalità per l’intera comunità. Sul posto, dopo la segnalazione, è giunto il sindaco Geppo Femia e le forze dell’ordine che stanno indagando per risalire agli autori del gesto. La struttura nella serata di venerdì è stata oggetto di furto di materiale che si trovava all’interno, oltre che di danneggiamenti.

La condanna

“Vicini e solidali al l’Ass. Don Milani per il furto e danno subito ieri alla struttura confiscata (ex Lido Aquarius) e a loro assegnata. Condanniamo fermamente l’accaduto e confidiamo nel lavoro delle forze dell’ordine che si stanno adoperando per accertare la dinamica dei fatti e identificare i responsabili”, si legge in una nota di Libera.
A condannare il gesto anche la Caritas Diocesana di Locri-Gerace: “Quanto accaduto nella serata di venerdì, – si legge in una nota – rappresenta un attacco non solo a un bene materiale ma anche al valore simbolico che questo luogo rappresenta: una vittoria della società civile sulla prepotenza della criminalità organizzata”. “La Caritas Diocesana si stringe in solidarietà all’associazione Don Milani e a tutti coloro che, con coraggio e dedizione, si impegnano quotidianamente per restituire dignità e speranza al nostro territorio, anche attraverso il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla ‘ndrangheta. La nostra presenza accanto a queste realtà sarà sempre costante, nel solco di un impegno condiviso per costruire una Locride più giusta, solidale e libera. Rinnoviamo il nostro appello a non arretrare di fronte alla violenza e all’intimidazione, ma a moltiplicare i gesti di responsabilità e cittadinanza attiva, unici veri strumenti per garantire un futuro migliore alle nuove generazioni”. (m.r.)

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