Lupi a Lamezia: «Questa città è stata troppo spesso dimenticata»
Il leader di Noi Moderati nella città della piana a sostegno del candidato Murone. Galati: «Lamezia Terme cerniera della Calabria»

LAMEZIA TERME A Lamezia Terme l’incontro di Noi Moderati alla presenza del leader nazionale Maurizio Lupi ha avuto un doppio, evidente obiettivo. Intanto quello di trasmettere l’immagine di una forza politica che nel centrodestra, soprattutto calabrese, è tutto fuorché minore e poi quello riferito alla città della Piana per una competizione elettorale dove proprio la lista di Noi Moderati viene definita (quasi unanimemente) come una delle più performanti ed in grado di raggiunger e il primo piazzamento in termini percentuali. Circostanza, quest’ultima, di cui è consapevole l’ex ministro e leader dei centristi «la nostra lista – sottolinea con evidente soddisfazione Lupi – sarà una delle sorprese più importanti di queste elezioni a Lamezia. Anche qui, come altrove, Noi Moderati può dare un contributo di concretezza, serietà, responsabilità. Questa città è stata troppo spesso dimenticata da una politica che ha smarrito le proprie radici, ha smesso di stare in mezzo alle persone. Prima – aggiunge Lupi – vengono le idee, poi i programmi ed il progetto per la Lamezia che vogliamo, ma subito dopo c’è bisogno di un sindaco che possa interpretarle. Qui non c’è un uomo in solitario che corre, è visibile invece una squadra. Ci sono molti amici che hanno accettato con Noi Moderati di rimettersi in campo, di dare il proprio contributo, di mettere le proprie capacità al servizio della città e della comunità».
Quello della squadra è un concetto su cui Lupi ritorna più volte: «vorrei ricordare che nel nostro nome c’è il noi. Lo ricordo a tutti ed anche agli amici del centrodestra, la politica in solitaria, l’uomo solo al comando non porta frutti, a pagare è invece la possibilità che tutti diano il proprio contributo. Per Noi il candidato a sindaco Mario Murone è la sintesi di una proposta politica credibile, ed è per questo che Noi Moderati c’è con la sua lista e con tutti i suoi candidati». In queste settimane Noi Moderati sta celebrando i congressi provinciali in vista di quello regionale che completerà la sua organizzazione interna e Maurizio Lupi tiene a sottolineare il ruolo del partito in Calabria come nel Paese. «Noi moderati, come abbiamo specificato due anni fa quando siamo nati, è una delle quattro proposte politiche del centrodestra a livello nazionale e territoriale». «Qui in Calabria siamo cresciuti ed i congressi testimoniano la volontà di radicarsi sui territori, lo spazio politico è ampio. C’è un dato – aggiunge Lupi – che mi ha colpito a livello nazionale ma che può essere anche quello di un livello locale o di una regione come la Calabria. Su 18 milioni di persone che non vanno a votare 9 milioni si definiscono moderati. Sono persone che hanno sempre votato il centrodestra ma sono disilluse, ecco perchè pensiamo di avere una grande responsabilità, quella di restituire loro fiducia nella politica. A livello nazionale stiamo crescendo nei consensi e sono convinto che anche qui i risultati delle nostre liste saranno significativi».
Per il leader di Noi Moderati la specificità del partito è legata anche alla campagna referendaria in corso «nel centrodestra siamo tutti uniti nel dire no ai referendum ma a differenza di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia noi invitiamo i cittadini ad esprimere il proprio no recandosi alle urne e votando. Non possiamo dire ai cittadini che votare è importante e poi in altre circostanze invitare a non votare. Noi pensiamo che questi referendum siano strumentali e siano fatti da una sinistra che deve celebrare un proprio congresso interno, quindi occorre votare no».
Infine il tema del terzo mandato per gli amministratori che a livello nazionale sta suscitando più d’una fibrillazione noi moderati abbiamo sempre avuto un giudizio chiaro. «Il terzo mandato è un errore, sindaci o governatori devono contare e poter decidere ma è giusto che vi siano meccanismi di compensazione. Dieci anni possono essere quelli utili per realizzare il proprio programma ed anche per creare una classe dirigente che possa dar vita all’alternanza, ma come giusto che sia ci devono essere degli strumenti di compensazione. Dieci anni sono fondamentali, dieci anni possono essere quelli utili per realizzare il proprio programma, ma anche per creare una classe dirigente che poi possa chiedere l’alternanza». «D’altro canto – lo dico agli amici della Lega – abbiamo previsto la riforma del premierato, vogliamo l’elezione diretta del Presidente del Consiglio ma siamo noi stesi ad aver messo un limite dei mandati, perché è giusto che sia cosi», aggiunge Lupi. All’incontro ha partecipato – in collegamento telefonico – il candidato a sindaco Mario Murone, temporaneamente assente per motivi di salute. Ad accogliere il suo intervento il coordinatore regionale di Noi Moderati, Giuseppe Galati. «Questa città è una cerniera della Calabria e qui, a differenza che altrove, il centrodestra è riuscito ad essere compatto e ritrovarsi affianco ad un candidato che è da sempre di centrodestra ed è impegnato da trent’anni e con successo nella propria attività professionale». Anche Galati ha sottolineato a più riprese il Noi che caratterizza la formazione centrista «qui c’è un lavoro di squadra». (d.m.)
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