È stata disposta la liberazione di Massimo Stella in ragione dell’annullamento da parte del Tribunale del Riesame di Catanzaro dell’ordinanza di custodia cautelare in seguito all’annullamento con rinvio da parte della Suprema Corte di Cassazione. Difeso dall’avvocato Massimiliano Carnovale, Stella è indagato nell’operazione Artemis per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, delitto aggravato dalle modalità e dall’agevolazione mafiosa nel caso di specie a favore della cosca Cracolici e per avere, senza autorizzazione, realizzato la coltivazione e la successiva lavorazione della piantagione di marijuana oltre che di plurimi episodi di cessione.
Al centro dell’operazione Artemis le presunte attività illegali che sarebbero state messe in campo dalla presunta cosca Cracolici nel territorio di Lamezia Terme e dell’entroterra fra le province di Catanzaro e Vibo Valentia e in particolare tra Maida e Jacurso e Cortale. L’ordinanza di custodia cautelare veniva emessa nei confronti di 59 persone per un totale di 86 indagati sulla base della ritenuta sussistenza di gravi indizi in ordine ai delitti di associazione di tipo ‘ndranghetistico , associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti , anche aggravate dalle modalità e finalità mafiose e commercializzazione di sostanze stupefacenti. Inizialmente il Tribunale del Riesame aveva confermato la misura cautelare per Stella. Successivamente, in seguito a ricorso per Cassazione, la Sesta Sezione Penale annullava in toto con rinvio l’ordinanza del Tribunale del riesame di Catanzaro che aveva confermato l’ordinanza di custodia cautelare del gip eseguita nel mese di novembre 2024.
All’esito del deposito delle motivazioni veniva enunciato il seguente principio di diritto che, in tema di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, la condotta di partecipazione non è integrata dalla mera disponibilità manifestata nei confronti di un singolo associato, anche se di livello apicale, né dalla mera condivisione di intenti, essendo indispensabile la volontaria e consapevole realizzazione di concrete attività funzionali, apprezzabili come effettivo e operativo contributo all’esistenza e al rafforzamento dell’associazione. Il Tribunale del Riesame quindi rivisitando il proprio orientamento alla luce del ridetto principio all’esito della camera di consiglio del 20 maggio 2025 – ritenendo anche non concreto ed attuale il percolo di reiterazione di reati della stessa specie – annullava l’ordinanza di custodia cautelare disponendo la liberazione di Stella.
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