Piscitelli: «Stiamo ricostruendo l’Asp dalle fondamenta. Per anni fondi non spesi e malagestione»
Dalla riorganizzazione dell’Azienda agli appalti sottosoglia, il commissario alla Conferenza: «Abbiamo i posti letto ma manca il personale»

VIBO VALENTIA Toni pacati e poche polemiche nella conferenza dei sindaci che si è tenuta ieri pomeriggio nell’aula consiliare del Comune di Vibo Valentia. I contrasti dei giorni scorsi, in particolare sull’assenza di Occhiuto, sono rimasti fuori da Palazzo Luigi Razza, dove si è discusso il documento firmato da 18 sindaci vibonesi con denunce e proposte sulla difficile situazione sanitaria vibonese. Presieduta dal presidente Salvatore Fortunato Giordano, ha visto la partecipazione di 29 sindaci su 50, oltre che del commissario dell’Asp Vittorio Piscitelli, dei tecnici dell’Azienda e di una rappresentanza di associazioni cittadine. «Sappiamo che ci sono diverse emergenze» ha detto Giordano in apertura della Conferenza. «Ma dobbiamo affrontarle e non esasperarle. Sono problemi che negli anni si sono accumulati, non è facile gestirli ma c’è il massimo impegno da parte di tutti».
Piscitelli: «Senza personale non possiamo utilizzare i posti letto»
Rinviata l’approvazione del documento alla prossima riunione, quando verranno aggiunti alcune integrazioni da emendamenti proposti dai sindaci. «Lo abbiamo esaminato con attenzione e condiviso in massima parte» spiega a margine il commissario Asp Vittorio Piscitelli. Tra i punti più rilevanti il denunciato taglio di fondi regionali alla sanità vibonese, circa 31 milioni di euro in meno. «Per anni – ha spiegato ai sindaci Piscitelli – venivano assegnati fondi all’Asp che poi non venivano spesi. Ora la Regione vuole prima avere un piano di sviluppo e la certezza che siano spesi bene prima di darli. Noi stiamo cercando di invertire questa tendenza presentando sia il piano sia presentando nel dettaglio tutto ciò che intendiamo fare per la medicina territoriale, potenziando l’assistenza e per prevenire la congestione che oggi si registra al pronto soccorso e nei reparti». Il commissario risponde anche sui posti letto, di cui 234 previsti ma solo 208 funzionanti: «Non abbiamo il personale e non possiamo utilizzarli. Per farlo abbiamo bisogno di risorse sia finanziarie che umane. Con le risorse in base al nuovo fabbisogno che abbiamo presentato noi potremo aprire i posti letto che ci servono».
Il debito e gli appalti sottosoglia
Sul personale si sta cercando, spiega Piscitelli, di fare un po’ di ordine: «Molte cose che avvengono nei dipartimenti a noi non vengono rappresentate, per cui può essere che un’unità assegnata venga poi spostata in un altro settore, anche amministrativo, perché il primario ha una necessità lì che pensa di sopperire così. Abbiamo voluto fare una fotografia reale per vedere quali fossero le anomalie». Il commissario Asp, nel corso della Conferenza, ha rivendicato alcuni risultati, come i debiti ridotti da 40 milioni a 11 milioni in pochi mesi e la riorganizzazione per prevenire infiltrazioni: «Abbiamo dedicato i primi 7 mesi a ricostruire un’azienda sanitaria dalle fondamenta, cercando di riorganizzarla per prevenire infiltrazioni. Parliamo di dieci anni di malagestione e non si possono risolvere tutti i problemi in poco tempo». Un intervento a cui la commissione si è opposta è quello sugli appalti sottosoglia, «una pratica comune nelle amministrazioni e che rischia di diventare punto di riferimento per attirare delle risorse in una direzione piuttosto che in un’altra. Un modello che non mette al riparo dalle infiltrazioni e che è stato causa dello scioglimento». Secondo Piscitelli adesso «inizia la fase due, in cui siamo in grado di programmare l’attività e fare proiezioni in avanti».
Sulla morte di Martina Piserà: «Vogliamo la verità»
Infine, il commissario si esprime anche sulla tragedia che ha colpito di recente l’ospedale di Vibo con la morte di Martina Piserà, «un episodio che mi ha colpito molto» e sul quale sta indagando una commissione interna: «Ci è stato chiesto di prorogare il termine, che era fissato al 31 maggio, di una settimana. Naturalmente lo daremo perché a noi interessa la verità. È un’indagine interna e sarà messa a disposizione anche della Procura che ha aperto un fascicolo. Se ci sono state responsabilità è giusto che vengano in qualche modo accertate». (ma.ru.)
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