Il messaggio nel nome della Santelli: la cura oncologica oltre la sola terapia farmacologica
All’Università di Catanzaro due iniziative dell’associazione che porta il nome della governatrice: la legge sul nutrizionista oncologico e il progetto “Special Cook”

CATANZARO La forza del messaggio, nel segno e sull’esempio di coraggio di Jole Santelli, la prima presidente donna della Regione Calabria scomparsa prematuramente nell’ottobre del 2020: il messaggio è che la cura oncologica deve superare i confini della sola terapia farmacologica, includendo la nutrizione, il benessere emotivo e la qualità della vita come elementi essenziali di un modello assistenziale realmente umano e su misura per ogni paziente. Il messaggio è sotteso a due iniziative promosse dall’associazione “Jole Santelli” all’Università di Catanzaro e all’azienda “Dulbecco”: la presentazione della proposta di legge predisposta dal parlamentare Francesco Cannizzaro per introdurre la figura del nutrizionista oncologico all’interno del team multidisciplinare di cura, e lo start del progetto “Special Cook”, evento simbolico e concreto di umanizzazione delle cure, con uno chef stellato che ha cucinato piatti pensati appositamente per i pazienti oncologici, affiancato dalla distribuzione di un ricettario realizzato da un biologo nutrizionista.

La proposta di legge
La proposta di legge depositata da Cannizzaro – da lunedì il via all’iter e all’esame nelle Commissioni della Camera – è stata presentata in una conferenza stampa alla presenza di Paola Santelli, sorella di Jole Santelli e presidente dell’associazione “Jole Santelli” portata avanti insieme alla sorella Roberta, di Gianfranco Filippelli, direttore medico dell’oncologia dell’Asp di Cosenza e coordinatore della rete oncologica calabrese, di Simona Carbone, commissario straordinario della “Dulbecco” e dello stesso Cannizzaro. L’iniziativa legislativa nasce – ha spiegato Paola Santelli – «con l’obiettivo di rafforzare un approccio terapeutico sempre più personalizzato nel quale la nutrizione clinica assume un ruolo determinante nella gestione complessiva della patologia e nel miglioramento della qualità della vita dei pazienti». Di «atto di civiltà» ha parlato la Carbone evidenziando che «la Regione Calabria e la Dulbecco sono già nella direzione di introdurre la figura del nutrizionista oncologico», mentre Filippelli ha rimarcato l’importanza di colmare quello che è un vuoto normativo frutto anche di disinformazione. Infine, Cannizzaro, che ha ricordato come «questa proposta di legge in realtà è come se l’avesse presentata Jole Santelli, il cui ricordo è indelebile» e ha auspicato una rapida approvazione della normativa. La proposta di legge per introdurre la figura del nutrizionista oncologico – hanno poi detto i relatori nella conferenza stampa – «si inserisce in un percorso innovativo che mira a promuovere un modello di assistenza integrata nel quale la presa in carico del paziente oncologico comprenda, accanto alla terapia farmacologia, anche l’intervento nutrizionale specialistico quale parte essenziale della cura».

“Special Cook”
Dopo la conferenza stampa il passaggio dal Day Hospital oncologico del “Mater Domini” – “Dulbecco” per il progetto promosso con l’associazione “Officine buone”, un’esperienza simbolica e partecipativa al tempo stesso – “Special Cook” – nella quale lo chef stellato Luca Abbruzzino ha preparato ricette sane e gustose dedicate ai pazienti oncologici, offrendo un momento di convivialità e benessere. E’ stato anche donato un ricettario nutrizionale appositamente sviluppato da un biologo nutrizionista e pensato per rispondere in modo mirato alle esigenze alimentari di chi affronta un percorso oncologico. (a. c.)
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