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Landini sul terzo megalotto della Ss106: «Qui le cose si stanno facendo bene» – VIDEO

Il leader della Cgil: esperienza in senso contrario rispetto al resto del Paese, si migliora anche la qualità delle opere

Pubblicato il: 29/05/2025 – 16:59
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Landini sul terzo megalotto della Ss106: «Qui le cose si stanno facendo bene» – VIDEO

VILLAPIANA  “Qui non solo si stanno facendo le cose bene ma si stanno facendo anche rispettando i tempi che sembra quasi una cosa impossibile. Qui si dimostra che se si lavora in un certo modo, come qui è stato fatto, si migliora la qualità i diritti di chi lavora ma si migliora anche la qualità delle opere che si costruiscono”. Lo ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini parlando a Villapiana, in Calabria, con i lavoratori impegnati nelle opere riguardanti il terzo megalotto della Statale 106. Il segretario generale della Cgil è in Calabria per una due giorni a sostegno della campagna referendaria promossa dal sindacato su lavoro e cittadinanza. “Sicuramente – ha aggiunto Landini – qui siamo in presenza di un’esperienza che va esattamente in una direzione diversa. Si dimostra che, se si lavora in un certo modo superando la logica dell’appalto e del sub appalto, le cose funzionano meglio sia per i lavoratori che per le imprese e per la qualità delle opere che si realizzano. Quindi quello che si persegue è un interesse non solo per chi lavora ma anche per il Paese che ha bisogno di investire molto in infrastrutture. Questo perché uno dei problemi che riguardano l’arretratezza in particolare del Mezzogiorno d’Italia ma del nostro paese in generale, è proprio il fatto che ci mancano le infrastrutture, servono investimenti e serve, soprattutto, accelerare nei tempi”.

La sicurezza sul lavoro

“Noi lo stiamo dicendo da tempo che siamo in presenza di un modello di fare impresa che va cambiato, in particolare quello giocato sulla logica del massimo ribasso, del profitto fine a se stesso e non degli investimenti sulla qualità del lavoro, sulla salute e sulla sicurezza. E’ evidente che questa strage non si ferma: i numeri, purtroppo, parlano e anche in questi primi mesi del 2025 sono le persone che sono morte sono di più rispetto allo scorso anno e si continua a morire come si moriva tanti anni fa”, ha poi detto Maurizio Landini parlando in Calabria delle morti sul lavoro nella regione dove proprio oggi un operaio ha perso la vita in un cantiere. “E’ chiaro che tutto questo non è più accettabile – ha aggiunto Landini a margine di un incontro con i lavori impegnati nei lavori per la statale 106 – anche perché, nello stesso tempo, siamo di fronte a operazioni che non avvengono sul terreno della prevenzione, sulla formazione e sui controlli. Oggi fare impresa è la cosa più semplice di questo mondo e i dati parlano chiaro: la maggioranza di questi infortuni riguarda i lavoratori di piccole imprese generalmente in appalto o in subappalto. Questa è una delle ragioni su cui noi abbiamo raccolto le firme per uno dei referendum che chiede appunto di dare la responsabilità alle imprese che decidono di appaltare i lavori. Imprese che dovrebbero essere loro a rispondere in solido per quello che avviene in materia di salute e sicurezza oggi non garantite. Su questo è necessario – ha sostenuto il segretario della Cgil – anche che ci siano azioni, che questo governo non sta facendo, che riguardano proprio la qualità e la certificazione delle imprese e la necessità di potenziare e di investire sulle attività degli ispettori del lavoro e nei servizi di medicina preventiva. Inoltre credo che occorra anche arrivare all’introduzione dell’omicidio colposo perché in molti casi non siamo di fronte a degli infortuni ma a veri e propri omicidi e quindi ci deve essere anche una responsabilità precisa. Le imprese che non rispettano norme, non possono continuare a lavorare come se tutto fosse normale”.

L’intervista:

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