Ballottaggio Lamezia, Bevilacqua: «Non diamo alcuna indicazione di voto»
Il candidato sindaco, sorpresa del primo turno, lascia libertà di voto al suo elettorato in vista del duello Murone-Lo Moro. E “punta” le Regionali

LAMEZIA TERME «Data la trasversalità dell’elettorato che ha individuato nella nostra coalizione civica una forza alternativa ai canonici schieramenti politici di ogni orientamento, non si intende dichiarare alcun indirizzo di voto, svincolando l’elettorato al quale rivolgiamo il nostro affetto e la nostra sincera gratitudine». Lo ha detto Gianpaolo Bevilacqua, candidato sindaco indipendente a Lamezia Terme, in vista del ballottaggio di domenica tra Mario Murone, candidato sindaco di centrodestra, e Doris Lo Moro, candidata sindaco di centrosinistra: Bevilacqua, che secondo gli analisti è stata la sorpresa delle Amministrative di Lamezia Terme, al primo turno ha riportato il 24,2%, mentre Murone ha ottenuto il 44,05% e Lo Moro il 31,8% dei consensi. «Ogni cittadino – ha poi aggiunto Bevilacqua – saprà valutare con consapevolezza le proposte in campo secondo la propria coscienza e sensibilità, ciò che oggi ci preme è preservare lo spirito di partecipazione e fiducia costruito ormai da lungo tempo. Ci attendono nuovi progetti politici da vivere insieme».
Lo sguardo alle Regionali
Bevilacqua ha poi osservato: «Anche fuori da Lamezia Terme si guarda con interesse ai risultati raggiunti. L’avvenire del gruppo che si è costituito con passione e senso di appartenenza è direttamente collegato agli importanti riscontri ottenuti: la volontà di proseguire il percorso politico è tale da suggerirci la costituzione di un organigramma locale, provinciale e regionale. La sfida futura sarà quella di tradurre il consenso elettorale in un’azione concreta e duratura sul territorio». Una presenza alle Regionali? «Ovviamente – ha aggiunto Bevilacqua – parteciperemo: potremmo pensare a un accorpamento con un partito o altri metodi perché ovviamente da soli non ce la faremo. Ma possiamo dare un grande contributo per rappresentare finalmente Lamezia Terme in Consiglio regionale dopo 10 anni di assenza. Decideremo volta per volta, oggi è troppo presto, ma saremo dove c’è il bene e l’interesse di Lamezia». Inevitabile la domanda su chi voterà personalmente domenica al ballottaggio: «Per ragioni di opportunità non posso dirlo, ma ho le idee molto chiare», ha aggiunto Bevilacqua.
L’analisi del voto
Un’analisi del voto del primo turno da parte di Bevilacqua. «Io – ha aggiunto – provengo dal centrodestra da sempre, si sa, ma ho scelto di candidarmi con entusiasmo e amore verso questi ragazzi che hanno avuto il coraggio di affrontare la campagna elettorale contro i partiti di centrodestra e di centrosinistra. Qui sono scesi leader, sottosegretari, parlamentari, è sceso di tutto per le elezioni di Lamezia. Noi siamo stati soli ma ci abbiamo messo la faccia, abbiamo avuto il coraggio di osare e la gente ci ha premiato. Noi abbiamo vinto con il popolo, con la gente, senza nessuno. Quanto al perché il candidato di centrodestra abbia preso meno voti, io – ha rilevato Bevilacqua – non intendo giudicare nessuno: sono tutte brave persone, il popolo ha votato, ognuno faccia le proprie valutazioni». Infine, con riferimento alla polemica nata dalla definizione di “scappati di casa” data alla sua coalizione da settori del centrodestra, Bevilacqua ha sostenuto: «Non rispondo perché non accetto provocazioni. Dico soltanto che abbiamo avuto un risultato di 8.500 voti e colui che ha usato quell’espressione rifletta su questo dato». (c. a.)
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