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“Triplice Frontera”, il cuore nero del narcotraffico della ‘ndrangheta in Sud America

Terra di rifugio per i latitanti. Fitta la rete di alleanze con i principali cartelli e gruppi criminali. L’istantanea nella relazione Dia

Pubblicato il: 07/06/2025 – 6:57
di Mariateresa Ripolo
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“Triplice Frontera”, il cuore nero del narcotraffico della ‘ndrangheta in Sud America

ROMA Il Sud America si conferma terra redditizia per gli affari della ‘ndrangheta nel settore del narcotraffico internazionale. Base e centro logistico «essenziale» e «strategico» per la gestione degli affari, per i quali l’organizzazione calabrese ha saputo tessere una fitta rete di alleanze con i principali cartelli e gruppi criminali del continente. A scattare una fotografia della situazione è la relazione della Dia relativa all’attività svolta nel 2024, nella quale viene rilevato che il territorio si può ritenere strategico per «la criminalità organizzata internazionale, le cui complesse reti si occupano prevalentemente di narcotraffico, riciclaggio di denaro, senza trascurare il favoreggiamento dei latitanti». E in Particolare, l’area della Triple Frontera, che collega Argentina, Brasile e Paraguay, è diventata «uno snodo strategico per il narcotraffico, il contrabbando di beni e il riciclaggio di denaro».

Le alleanze e gli affari in Sud America

Il quadro che emerge è quello di una ‘ndrangheta sempre più proiettata a livello globale, capace di stringere alleanze strategiche alimentando un business milionario, grazie ai validi rapporti con gli emissari locali. In tale strategia, la Colombia – diventata un’autentica roccaforte per le operazioni criminali – viene utilizzata come «base operativa per le spedizioni dirette in Europa». Qui, l’organizzazione calabrese ha saputo costruire solidi rapporti in particolare con il Clan del Golfo e i gruppi dissidenti delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e dell’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale),  che hanno il controllo delle principali rotte della cocaina che passano per l’Ecuador, il Venezuela e la Repubblica Dominicana. Mentre in Brasile si registra l’operatività del Primeiro Comando da Capitai (PCC), che gestisce il flusso di droga diretto all’Africa ed all’Europa. L’Ecuador, situato tra Colombia e Perù, è divenuto «un centro logistico essenziale la gestione della droga» che, grazie a vari gruppi criminali internazionali, inclusa la ‘ndrangheta, è destinata ai mercati europeo e statunitense.
Il Perù, considerato «uno dei territori maggiormente produttivi di cocaina a livello mondiale, registra la presenza di sodalizi che collaborano attivamente con le mafie italiane per realizzare prolifici proventi nell’ambito della droga». In Argentina, la presenza della ‘ndrangheta e dei cartelli messicani, sottolinea il ruolo del Paese quale «crocevia del narcotraffico internazionale, che sfrutta le vie fluviali per il trasporto di cocaina verso il mercato globale».

Terra di rifugio per i latitanti

Il profondo radicamento della ‘ndrangheta nel continente sudamericano – emerge dalla relazione della Dia – si estende anche alla capacità di offrire rifugio e supporto ai propri affiliati latitanti, a riprova della stretta connessione tra i clan calabresi e il territorio sudamericano ci sono le operazioni di polizia e la cattura di importanti esponenti.
Tra i latitanti catturati ed estradati in Italia c’è Santos Medina Familia, dominicano classe 1971, presunto narcotrafficante a capo di un’organizzazione con base a Roma e ramificazioni all’estero. Era tra i 100 latitanti considerati tra i più pericolosi ma è stato individuato ed estradato il 4 marzo 2024, a conclusione del complesso iter estradizionale promosso dall’Italia nei confronti della Repubblica Dominicana.
A tornare in Italia in manette nel 2024 anche il broker della ‘ndrangheta Vincenzo Pasquino, detenuto in Brasile dal 2021, anno in cui fu arrestato in un residence di Joao Pessoa dalla polizia federale del Paese sudamericano e dai carabinieri del Ros, dopo un periodo di latitanza, mentre era in compagnia del boss della ‘ndrangheta di Africo e narcotrafficante Rocco Morabito.

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