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L’IDENTIKIT e il congresso

Giovani, amministratori, senza correnti: quei nuovi profili nel Pd cosentino

Il “documento della scossa” ha riunito nomi emergenti e slegati (tranne qualche eccezione) dai leader over 50. Chi sono i papabili per la segreteria provinciale

Pubblicato il: 08/06/2025 – 17:32
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Giovani, amministratori, senza correnti: quei nuovi profili nel Pd cosentino

COSENZA È giovane, non è legato a correnti o a capi-corrente, amministra o ha ruoli politici nei territori e aspira alla carica di segretario della federazione provinciale del Pd di Cosenza: il “documento della scossa” con cui l’altro ieri decine di iscritti dem hanno dato una spinta inedita alla campagna congressuale aggiorna il panorama di un’offerta politica fin qui ancorata alle solite logiche spartitorie e correntizie, quelle che i dissidenti definiscono “caminetti”.

Due idee di partito

Da una parte la mancanza di un nome condiviso – l’esatto contrario di quanto accaduto con la convergenza su Nicola Irto a segretario regionale – e l’indicazione-imposizione da parte di un gruppo, benché minoritario ed esiguo (l’asse Nicola Adamo – Pino Capalbo sul coriglianese Pino Le Fosse); dall’altro un documento aperto alle adesioni sul territorio che probabilmente nasconde il papabile candidato tra le decine di firmatari, nonostante tra sindaci, consiglieri e assessori comunali, segretari o semplici iscritti figuri anche qualche profilo riconducibile ai “vecchi” (è il caso di Francesco De Luca, segretario dem di Montalto Uffugo molto vicino a Mimmo Bevacqua). Proprio tra gli emergenti, figure come quella di Mario Valente da Rovito potrebbero davvero tentare di “scalare” i vertici della federazione dem bruzia, mentre la componente minoritaria Democratici per la Calabria – da tempo critica con la gestione poco partecipata del partito – ha indicato in Elio Bozzo il proprio candidato alla segreteria provinciale. Il tutto mentre non è stato per ora smentito un intervento romano sulla vicenda, con l’indicazione di un nome di superamento che possa mettere pace tra le varie anime in conflitto. 

La vera partita? Le scadenze elettorali

Nell’uscita allo scoperto dei giovani amministratori si potrebbe vedere un’accelerazione di Bevacqua sul risiko segreteria: il capogruppo del Pd a Palazzo Campanella, che di certo era al corrente del documento del 6 giugno per i motivi appena detti, metterebbe così “a frutto” le 1200 tessere che le conte interne al partito gli attribuiscono, un discreto tesoretto sui 2600 iscritti nel Cosentino, vale a dire quasi la metà. Ma sullo sfondo si muovono soprattutto le manovre in vista delle prossime scadenze elettorali, tanto le regionali quanto le politiche: il prossimo segretario provinciale del Pd avrà più che una voce in capitolo sulle candidature, di qui l’ambizione condivisa a essere della partita. Lo stesso Bevacqua, sulla cui eventuale ricandidatura alla Regione pesa il nodo terzo mandato, secondo più di un iscritto non disdegnerebbe l’ipotesi Parlamento per chiudere un lungo cursus honorum. Ma forse stiamo correndo troppo: per ora basti la consapevolezza che dal nuovo nome della guida del Pd cosentino discenderanno altre e più importanti indicazioni. (EFur)

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