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la sentenza

Crac Banca Brutia di Cosenza, Alfonso Maria Cosentino assolto in appello

Ribaltato il giudizio di primo grado del tribunale di Cosenza. L’imputato è stato assolto perché «il fatto non costituisce reato»

Pubblicato il: 13/06/2025 – 12:18
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Crac Banca Brutia di Cosenza, Alfonso Maria Cosentino assolto in appello

COSENZA La Corte di Appello di Catanzaro si è pronunciata in merito alla posizione di Alfonso Maria Cosentino, imputato condannato in primo grado dal tribunale di Cosenza al termine del processo celebrato con il rito abbreviato. I giudici hanno ritenuto sufficientemente convincenti le tesi degli avvocati difensori Giuseppe e Marcello Manna, e deciso di ribaltare il giudizio del primo grado assolvendo l’imputato perché «il fatto non costituisce reato». Il caso riguarda il fallimento della Banca Brutia di Cosenza. Secondo l’inchiesta della procura guidata – all’epoca dei fatti – da Mario Spagnuolo, gli imputati a vario titolo avrebbero partecipato «all’adozione delle delibere con cui il Consiglio d’amministrazione accordava sistematicamente la concessione di credito nei riguardi dei terzi, in assenza in capo a questi ultimi del merito creditizio, come risultante anche dalla stessa istruttoria interna alla Banca, dunque, in contrasto con gli interessi patrimoniali dell’istituto di credito, e omettendo, una volta elargito il credito, di porre in essere qualsiasi attività di gestione, monitoraggio e recupero della linea di credito deteriorata, dissipavano e, comunque, distraevano il patrimonio di Banca Brutia». (f.b.)

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