REGGIO CALABRIA Reggio Calabria si tinge d’azzurro. Stavolta, però, non c’entra il meraviglioso mare dello Stretto, ma la quarta festa nazionale della Uil, che quest’anno, dopo l’edizione 2024 a Firenze, si tiene all’Arena della “Città dei Bronzi”. Un evento promosso dal sindacato per riflettere su alcuni temi chiave come il lavoro, le infrastrutture e i servizi, elementi cruciali per contrastare le disuguaglianze, arginare il fenomeno della “fuga di cervelli” verso il nord o i paesi esteri e rilanciare il Mezzogiorno.
A tagliare il nastro e dare così il via alla festa nazionale, che avrà luogo anche domani, quando ci si concentrerà su sanità e infrastrutture, Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, che a margine dell’evento ha toccato tantissimi temi: «Questo è un giorno importante, perché è un’occasione per ricordare a tutto il Paese che esistono le disuguaglianze e il lavoro nero, insicuro e povero. Piaghe che colpiscono tutta Italia, ma soprattutto il Mezzogiorno e la Calabria. È un modo – aggiunge Bombardieri – per richiamare l’opinione pubblica, le istituzioni, la politica, il governo a fare di più per questa terra, dove c’è un gap tra l’occupazione femminile e quella maschile e che ha bisogno di infrastrutture». Aspetti che, insieme alla sicurezza, sono stati affrontati nel tavolo tecnico che si è tenuto al ministero del Lavoro: «Abbiamo posto questi problemi, si tratta di fenomeni da combattere con la prevenzione, la modifica del codice sugli appalti e con un’adeguata risposta alle famiglie delle vittime, perché migliaia di morti l’anno è un tributo insostenibile, la sicurezza sul lavoro è un principio irrinunciabile. Con il governo Meloni c’è stato qualche passo in avanti, ma le conclusioni vanno tratte alla fine». Su altri due temi chiave, salari ed evasione fiscale, il segretario chiarisce: «In Italia abbiamo un problema di salari bassi, vorrei inoltre che ci fosse qualche politico che spiegasse che le tasse servono per pagare i servizi pubblici come la sanità e la scuola. Se poi – puntualizza – c’è la rincorsa a non pagarle, chi paga il cosiddetto stato sociale? L’evasione va contrastata in tutti i modi». L’ultimo pensiero è sui giovani e sulla nomina a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al Sud di Luigi Sbarra, ex numero uno della Cisl e calabrese doc: «Dobbiamo pensare ai nostri ragazzi, più di 160mila sono andati via dall’Italia e tanti dal Mezzogiorno, dobbiamo dare loro un lavoro di qualità, perché spesso vengono sfruttati. Sbarra? Il silenzio è oro e vale più di mille risposte, ma se lui – conclude Bombardieri – dice che gli interventi a favore del Sud sono aumentati e che sono stati fatti passi avanti può darsi che io mi sia perso qualcosa, viste le condizioni della Salerno-Reggio Calabria e che nella città dello Stretto arriva un solo binario di Alta Velocità. I calabresi meritano rispetto».
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