ROMA A seguito dell’udienza svolta ieri a Roma, il Consiglio di Stato, in accoglimento delle tesi proposte dall’avvocato Francesco Pitaro e dal prof. Bernardo Giorgio Mattarella (con ricorso svolto su mandato del curatore, avv. Francesco Manduca), con ordinanza numero 2119/25, ha confermato la sospensione della sentenza del Tar Catanzaro e della decadenza dell’accreditamento del Sant’Anna che continua, dunque, ad essere regolarmente accreditato.
La vicenda trae origine da un provvedimento amministrativo con cui la struttura era stata dichiarata decaduta dall’accreditamento regionale per mancato rinnovo nei termini previsti e assenza della documentazione necessaria. Villa S. Anna aveva impugnato la decisione, ma il Tar aveva dato ragione alla Regione Calabria e al Commissario ad acta per il piano di rientro sanitario.
Nel pronunciarsi sull’appello, il Consiglio di Stato ha ritenuto che sussistano elementi di “periculum in mora”, cioè il rischio di danni gravi e irreversibili alla struttura in caso di esecuzione immediata del provvedimento, tali da giustificare la sospensione della sentenza del TAR in attesa della decisione nel merito.
L’udienza pubblica di discussione è stata fissata al prossimo 20 novembre 2025. La vicenda coinvolge anche la Regione Calabria, il Commissario ad acta per la sanità e la società Igreco Ospedali Riuniti, parti costituite nel giudizio.
«Continua – affermano gli avvocati – la battaglia per preservare la struttura sanitaria catanzarese (d’eccellenza nel suo specifico settore), sia a tutela del diritto alla salute che a tutela dei lavoratori».
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