Cosenza, conclusa la Convention mondiale delle Camere di Commercio estere
Coinvolti 200 delegati da 63 Paesi, in rappresentanza delle 86 Camere italiane nel mondo

COSENZA L’escalation della crisi in Medio Oriente ha dominato la scena della 34esima convention mondiale di Assocamerestero (l’Associazione delle Camere di commercio italiane all’Estero) che si è chiusa ieri a Cosenza con la partecipazione di circa 200 delegati da 63 Paesi, in rappresentanza delle 86 Camere italiane nel mondo. Sul tavolo anche altri temi caldi come dazi, tensioni commerciali e politiche. «L’incertezza e il disorientamento sono all’ordine del giorno per le imprese italiane, di cui le Camere estere sono ‘antenne’ sul territorio nei diversi mercati globali» si legge sul Sole 24 Ore che cita le parole del presidente di Assocamerestero, Mario Pozza: «In questo momento storico più che mai, le aziende italiane hanno bisogno di una bussola sui mercati esteri. Ed è quello che le nostre Camere offrono agli imprenditori, grazie a una rete capillare non solo di uffici, ma soprattutto di persone, che vivono nei mercati chiave e li conoscono da vicino, nella quotidianità, offrendo un supporto che non si limita alla fase iniziale, di avvio del business, ma che continua anche nelle fasi successive». Una rete che, a sua volta, fa parte di un sistema articolato, che comprende anche le rappresentanze diplomatiche (ambasciate e consolati) e istituzioni governativi come Ice, Sace, Simest e Cdp. In questo senso si inserisce l’accordo siglato ieri tra l’associazione e Agenzia ICE, che consolida la collaborazione tra le due, con l’obiettivo di integrare le attività delle rispettive reti estere.