Turismo in Calabria: online tutti i dati dal 2014 al 2024, open source e scaricabili
Arrivi, presenze, stagionalità, mercati esteri e strutture ricettive: la Regione rende pubblica una banca dati turistica per supportare promozione e investimenti

CATANZARO «Trasparenza, innovazione e visione strategica. Con questi obiettivi il dipartimento Turismo, Marketing territoriale, Trasporto pubblico locale e Mobilità sostenibile della Regione lancia uno strumento open source che consente di esplorare i flussi turistici storici registrati dal 2014 al 2024». É quanto si afferma in un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale. «Da qualche giorno – si aggiunge – è possibile per operatori turistici, amministratori locali, analisti e stakeholder del settore accedere a dati dettagliati su arrivi e presenze per comune, mese, provenienza (Italia ed estero) e tipologia ricettiva (alberghiera ed extralberghiera). Una banca dati ricca e funzionale ad osservare l’evoluzione della domanda turistica regionale, monitorarne la stagionalità, il grado di internazionalizzazione, i mercati di riferimento, la permanenza media e molte altre metriche utili alla pianificazione. Attualmente, i dati sono scaricabili in formato Excel, ma è già in fase avanzata di sviluppo una dashboard interattiva, che permetterà un’esperienza di analisi ancora più intuitiva e personalizzata. Questo strumento offrirà funzionalità avanzate di visualizzazione grafica, confronto temporale, filtri tematici e generazione automatica di report. Permetterà inoltre di personalizzare le ricerche per area geografica, periodo, mercato di provenienza e variabili chiave, abilitando analisi mirate e comparative utili sia per fini amministrativi che per esigenze di studio, promozione e investimento». «Parliamo di uno strumento essenziale – dichiara l’assessore al Turismo, Giovanni Calabrese – per costruire un turismo più consapevole e sostenibile. La conoscenza condivisa è la chiave per far crescere la competitività della Calabria, coinvolgendo territori e imprese in scelte più informate». «Mettere a disposizione di tutti i dati turistici in forma aperta – dice il Dirigente generale del Dipartimento, Raffaele Rio – è una scelta di trasparenza e di responsabilità istituzionale. Solo attraverso la misurazione puntuale dei flussi possiamo orientare al meglio le politiche pubbliche, valorizzare i punti di forza e correggere le criticità».
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