Quella pièce teatrale che racconta la crisi dell’uomo moderno
Sul palco del Teatro Tip di Lamezia Terme “Stand up and fight”. 7 giovani attori nella compagnia guidata dal direttore artistico Dario Natale

“Stand up and fight” alzati e combatti questo il testo da cui è stata tratta una delle tante rappresentazioni teatrali svoltasi al Teatro Tip di Lamezia Terme diretta dal Direttore artistico Dario Natale, noto attore teatrale che coordina e armonizza questa attività da anni scrivendo testi, dando origine a formare, intonare e unire giovani e meno giovani del territorio Lametino preparandoli ad affrontare la scena con grande scioltezza e buone capacità interpretative.
Alcuni di questi Monica Ammendola, Mercuri Antonio, Nicolas Miriello, Antonio Fiorentino, Alan Polimeni, Carla Stranieri e Salvatore Trombetta attori della piece andata in scena.
La rappresentazione da me vista quest’anno ha assunto per il periodo storico che stiamo vivendo un particolare significato sociale.
Ho visto nella performance una analisi introspettiva della crisi umana e della difficoltà dell’uomo/donna a superare i momenti di difficoltà che ogni individuo nella vita ordinaria attraversa nel suo vissuto.
La sola capacità di superarla viene evidenziata nella rabbia che tutti i protagonisti ben rappresentano in scena fino all’impegno a rialzarsi e combattere.
Abbiamo perso la bussola. Siamo privi di buon senso e stiamo operando in maniera distorta, poco chiara e senza una programmazione che ci dia il senso vero degli accadimenti e conseguentemente i rimedi da porre in atto.
Quello che invece mi pare aver colto dalla analisi scenica rappresentata e che la soluzione deve emergere dalla forza che la psicologia umana contiene in se che deve rimuovere tutta la positività latente e riuscire a rimetterla in campo per combattere le avversità della vita. Rinascere, risorgere, rimettersi in cammino per se stessi e per chi ci sta vicino.
Questo è il senso colto dalla interpretazione molto positiva degli attori coinvolti, la cui raffigurazione ben si pone nel nostro vissuto giornaliero.
Pensiamo per un attimo se la combattività umana si utilizzasse per la pace invece che per le guerre!
Se lo spirito dei popoli fosse proteso alla rinascita ed alla ricostruzione del senso civico basato sul rispetto e sul buon senso e sulla correttezza dei principi del vivere civile.
Forse è una pia illusione ma spesso il teatro le rappresentazioni fanno riflettere e aiutano lo spirito e la mente a meglio ragionare.
Le riflessioni umane, l’impegno civile ed anche quello scenico deve essere l’elemento principe di questa fase.
Ancora c’è tempo per spendersi, per risorgere e per combattere nella pace e nella serenità dei popoli.
Sembra una frase fatta ma in questa momento è concetto indispensabile per rimettere le caselle confuse al posto in cui devono stare.
L’insegnamento viene da un gruppo di attori giovani, protesi anche a fare, perché no, la cosidetta Pedagogia Sociale.
Dott. Vincenzo Caserta
già Dirigente Regione Calabria

