Congressi Pd Catanzaro, Pitaro: «Illegittimità a Soverato». La replica: «Tutto regolare»
Il candidato alla segreteria provinciale accusa Alecci e si riserva anche una azione penale. La replica della segretaria del circolo Petrella

CATANZARO “Manifesta e conclamata illegittimità, illegalità e violazione delle norme principali in materia di trasparenza dei procedimenti elettorale”: con questa motivazione Francesco Pitaro, già consigliere regionale e candidato alla segreteria provinciale del Partito Democratico di Catanzaro, ha chiesto alla Commissione di Garanzia Provinciale Pd Catanzaro e Regionale Pd Calabria l’annullamento delle elezioni tenutesi all’interno del Circolo di Soverato, e i conseguenti verbali elettorali.
La denuncia
Nel documento Pitaro rileva che “le elezioni del Circolo di Soverato per il rinnovo della carica di Segretario Provinciale PD si stanno tenendo all’interno della segreteria politica di Ernesto Alecci, consigliere regionale che ha supportato la candidatura a Segretario Provinciale del mio avversario Gregorio Gallello, e alla sua presenza”; “l’anticipazione dell’apertura del seggio dalle 10.30 alle ore 8.30 è stata comunicata dalla Commissione Garanzia alle ore 8.12 su un gruppo whatsapp”; “la Commissione di Garanzia ha omesso qualsiasi comunicazione preventiva al sottoscritto e finanche ha omesso qualsiasi comunicazione alla rappresentante di Lista ed al presentatore della mia mozione. E ancora: “alle ore 8.35, recatasi presso la Segreteria Politica di Ernesto Alecci, la mia rappresentante di Lista ha accertato che avrebbero già votato 29 persone – tali voti sono del tutto illegittimi, nulli per impossibilità oggettiva di far votare n. 29 persone in meno di 5 minuti (peraltro escludendo il tempo relativo alla lettura e presentazione della mozione”.
“Tutto ciò – spiega Pitaro – è ancora più grave se solo si pensa che i brogli de quibus e le illegittimità predette stanno avvenendo all’interno del Partito Democratico che fa dei congressi lo strumento primario per la scelta dei propri rappresentanti”.
Nella richiesta Pitaro aggiunge che si riserva “di depositare querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro affinché si faccia luce su quanto avvenuto nel Circolo PD di Soverato e si accertino gli eventuali brogli e si svolga l’azione penale nei confronti dei soggetti ritenuti responsabili per i reati che gli organi inquirenti vorranno contestare”.
La replica
“In merito agli articoli apparsi su alcune testate online relativi alle operazioni di voto per il congresso provinciale del Circolo PD di Soverato, ritengo doveroso fornire alcune precisazioni. L’apertura anticipata del seggio alle ore 08:30 è avvenuta su richiesta di numerosi iscritti ed è stata regolarmente autorizzata dalla Commissione Provinciale di Garanzia del Partito Democratico di Catanzaro. Tale decisione, comunicata per tempo e in modo trasparente, è stata assunta con l’obiettivo di favorire la più ampia partecipazione possibile degli iscritti, in linea con quanto già avvenuto in altri circoli che hanno ottenuto deroghe simili sugli orari o sulle date di svolgimento. Le operazioni di voto si sono svolte nel pieno rispetto del regolamento congressuale, con correttezza e trasparenza. Hanno partecipato 43 iscritti su 53 aventi diritto, e l’esito è stato il seguente: Gregorio Gallello: 42 voti; Francesco Pitaro: 1 voto.
Respingiamo con fermezza ogni accusa infondata di brogli o irregolarità. Tali insinuazioni, prive di qualsiasi riscontro, rappresentano unicamente un maldestro tentativo di gettare discredito sull’operato del Circolo e sull’intero Partito Democratico. A chi continua a diffondere ricostruzioni distorte, ricordiamo che le regole sono state rispettate e gli organi di garanzia hanno pienamente vigilato sul corretto svolgimento delle operazioni. Ciò che resta, purtroppo, è solo un tentativo strumentale di gettare fango, che nulla ha a che vedere con il confronto politico serio e costruttivo che dovrebbe caratterizzare la vita interna di un partito”. Così Irma Petrella, segretaria del Circolo PD di Soverato.
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