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La “soffiata” ripagata con 60kg di droga: i rapporti tra il pusher e il poliziotto calabrese

Intercettazioni, pedinamenti e finte perquisizioni: a Roma smascherato il doppio gioco dell’agente in servizio a San Lorenzo. Poi l’amara sorpresa

Pubblicato il: 30/06/2025 – 7:02
di Giorgio Curcio
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La “soffiata” ripagata con 60kg di droga: i rapporti tra il pusher e il poliziotto calabrese

LAMEZIA TERME Un prezioso colpo effettuato dal personale del Commissariato di San Lorenzo, a Roma. Portato a termine, però, grazie ad una soffiata che sarebbe stata ricompensata con poco più di 60 kg di hashish dal valore commerciale di circa 200mila euro. È quanto sono sicuri di aver ricostruito gli inquirenti della Procura di Roma nell’inchiesta che ha portato all’arresto del viceispettore di polizia Angelo Bonanata, classe 1968 di Cosenza, all’epoca in servizio presso il Commissariato San Lorenzo, per il quale è stato disposto l’arresto in carcere. L’agente, infatti, è coinvolto nell’operazione insieme ad un altro collega, perché avrebbero omesso di sequestrare chili di hashish durante le perquisizioni e avrebbero evitato di arrestare uno dei principali componenti della banda.  

I contatti col pusher marocchino

Come già emerso e come già raccontato, l’ufficiale cosentino avrebbe costruito un profondo legame con Said Essari, marocchino classe 1977, gravato da precedenti specifici, finito anche lui in carcere. «La roba ce l’ha a Ponte di Nona perché c’è venuto diverse volte qua, quindi probabilmente ce l’ha qua la roba…». È il 21 novembre 2022 quando gli inquirenti intercettano il dialogo tra il poliziotto cosentino e il marocchino. In sostanza, come ricostruito nella fase accusatoria, il poliziotto calabrese avrebbe spinto Essari ad organizzare una «consegna urgente» così da sgamare il deposito di un indagato, sfruttando anche l’amico e socio Driouch Lahcen, marocchino classe ’85, anche lui arrestato. Bonanata, accompagnato da almeno un altro soggetto, quel pomeriggio è posizionato nella zona di Ponte di Nona dove «dice di avere assistito all’incontro tra Driouch e un individuo giunto a bordo di una Mercedes di colore bianco», annotano gli inquirenti.  

L’incontro e la consegna della droga

Il blitz avverrà effettivamente il giorno successivo. A metterlo a segno gli agenti del commissariato di San Lorenzo. Nella zona di Ponte di Nona verranno sequestrati 229 kg di hashish (oltre che denaro contante per 1.960 euro) e, nel contempo, saranno arrestati due soggetti. Il pomeriggio, attorno alle 15.40, il viceispettore di polizia Angelo Bonanata «contatta Essari, invitandolo a raggiungerlo nei pressi della palestra». A sua volta, Essari «invita Driouch a raggiungere quanto prima il posto» mentre la geolocalizzazione attiva sulle autovetture in uso agli indagati «permette di accertare come i due si dirigono verso il parcheggio dell’esercizio “Metro La Rustica”». Una volta sul posto, gli inquirenti avrebbero registrato un dialogo nel corso del quale emergerà che il senso dell’incontro non era quello di individuare un terzo soggetto, ma «scaricare» della merce. La consegna avverrà in tempi molto stretti, circa 30 secondi. Non appena terminate le operazioni, «Driouch ed Essari, a bordo delle rispettive autovetture, si allontanano dal parcheggio, rimanendo in costante contatto telefonico», annota il gip nell’ordinanza.

Il carico sottratto. «Nessuno ci crederà, nessuno»

Non tutto però andrà come previsto dagli indagati che, nel frattempo, non sanno di avere sulle loro tracce la polizia giudiziaria. Questi ultimi intuiscono che nella loro Citroen Picasso ci sia un grosso quantitativo di droga. E mentre Driouch – intercettato – parlando con una persona dice di «avere la disponibilità una partita di stupefacente riportante l’effige di un personaggio di “TIKTOK”», il 24 novembre a loro insaputa la pg perquisisce l’auto e, all’interno del bagagliaio, trova occultati sotto una coperta di lana, due borsoni di colore nero riportanti la scritta “SPORTS’, contenenti sostanza compatta di colore marrone, suddivisa in panetti. Passeranno poco più di 5 giorni prima che Driouch ed Essari tornino al mezzo e scoprano l’amara sorpresa. «Nessuno ci crederà, nessuno» dice Essari a Driouch che replica: «Sono rimasto sorpreso e scioccato amico, sono rimasto sorpreso». (g.curcio@corrierecal.it)

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