La cultura come “fattore trasversale” di sviluppo. Le linee del Piano della Regione
Lo stato dell’arte, le dinamiche e le azioni previste per «consolidare i risultati già conseguiti ma anche per intercettare energie emergenti» e guardare in prospettiva

CATANZARO «La cultura non può essere più considerata solo un ambito di intervento settoriale, ma un fattore trasversale di sviluppo, benessere e cittadinanza attiva. Il Piano si propone quindi come una piattaforma condivisa per accompagnare la crescita dei territori, rafforzare le filiere culturali e valorizzare il capitale creativo e identitario della Calabria». E’ questa la “filosofia” del Piano Cultura 2025 approvato nei giorni scorsi dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Caterina Capponi. Il Piano rappresenta «uno strumento di programmazione che nasce dall’ascolto, dalla valutazione delle esperienze pregresse e dall’analisi delle dinamiche attuali», con l’obiettivo della valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale, dello sviluppo territoriale sostenibile e della coesione sociale. «Gli interventi attualmente in corso – si legge – testimoniano una fase di forte dinamismo del sistema culturale calabrese, caratterizzato da una crescente attenzione verso l’accessibilità, la partecipazione e l’innovazione. Tuttavia, le sfide del presente – dalla frammentazione degli operatori alla fragilità delle strutture territoriali, dalla necessità di sostenere le professioni culturali alla domanda di nuove forme di fruizione – impongono una riflessione strategica di ampio respiro».
La mission
Secondo quanto riporta il Piano Cultura della Giunta «l’azione regionale, passata e futura, si fonda sul riconoscimento della cultura quale collante fondamentale dell’identità collettiva e quale leva strategica per la crescita inclusiva delle comunità locali. In tale prospettiva, il Piano si articola lungo una duplice direttrice: da un lato, il consolidamento dei risultati già conseguiti, attraverso il rafforzamento del rapporto con soggetti e istituzioni culturali che, nel corso degli anni, hanno dimostrato continuità operativa, capacità progettuale e radicamento sul territorio, anche grazie ad un’azione regionale consolidata e continua nel tempo; dall’altro, l’apertura a nuove traiettorie d’intervento, con l’obiettivo di intercettare energie emergenti, favorire la partecipazione di nuovi attori e sostenere progettualità innovative. Il documento si propone, dunque, come strumento programmatico per una visione condivisa, capace di coniugare continuità e innovazione, prossimità e prospettiva, in un quadro di governance culturale sempre più coordinato, inclusivo e orientato ai risultati».
Stato dell’arte: dinamiche e sfide in corso
Nel corso del 2025 – prosegue il Piano – «la Regione Calabria consolida il proprio impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione di attività culturali innovative, attraverso una serie di interventi strategici attivati grazie alle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (Fsc) e del Piano di Azione e Coesione (Psc) 2014-2020. Le misure attualmente in fase di attuazione coprono ambiti diversificati e rispondono all’esigenza di sostenere l’identità culturale regionale, rafforzare la coesione sociale e stimolare lo sviluppo locale». Tra le principali azioni in corso si segnalano: “Parchi culturali: sulle orme dei grandi scrittori calabresi”, iniziativa finanziata con una dotazione complessiva di 6 milioni di euro a valere sul Fsc 2021-2027, “Teatri nei capoluoghi: infrastrutture per la cultura urbana”, con una dotazione complessiva di 2,5 milioni di euro a valere sul Fsc, suddivisi equamente tra i cinque Comuni capoluogo di provincia; Archivi e biblioteche, con uno stanziamento di 6 milioni di euro valere sul Fsc 2021-2027; “Progetti culturali” finanziato con risorse del Pac 2014-2020 per complessivi 4 milioni di euro rivolto ad enti pubblici, associazioni e soggetti culturali attivi sul territorio regionale.

Le azioni sul Fondo unico Cultura (Fuc) 2025
La Regione Calabria, con le risorse a valere sul Fondo Unico Cultura (Fuc), pari a complessivi 360mila euro, «intende dare attuazione ad una programmazione che includa azioni e attività concepite per favorire processi di innalzamento dei livelli culturali regionali, sia in termini di produzione che di fruizione, promuovendo un’azione complessiva volta a rafforzare la scrittura, la lettura e la capacità espressiva nel territorio. Le azioni previste comprendono interventi diretti, rivolti a destinatari specifici, e indiretti, finalizzati a creare condizioni favorevoli e strutturali per il miglioramento dell’offerta e produzione culturale». Ecco le azioni. “Promuovere lettura e scrittura: un impegno strategico per la Regione”: «All’interno della propria missione culturale – si legge – la Regione Calabria riconosce nella promozione della lettura e della scrittura un’azione prioritaria e trasversale capace di attivare processi di cittadinanza culturale, crescita individuale e coesione sociale. Sostenere il libro – inteso come prodotto editoriale, come veicolo di conoscenza e come pratica educativa – significa investire in competenze critiche, creatività e accesso consapevole ai contenuti culturali, in particolare tra le nuove generazioni. In questo contesto si colloca l’insieme delle azioni previste a valere sul Fondo Unico Cultura, finalizzate a rafforzare l’ecosistema della lettura in Calabria, a sostenere l’editoria regionale e a favorire la partecipazione a circuiti nazionali di promozione del libro. Un primo intervento riguarda la partecipazione della Regione Calabria al Salone Internazionale del Libro di Torino 2026, dove è prevista la presenza istituzionale con uno stand dedicato, concepito come spazio di rappresentanza e promozione dell’intera filiera culturale calabrese. In parallelo, la Regione potrà valutare la partecipazione ad altri appuntamenti fieristici di rilievo nazionale, in primis il Salone del Libro per Ragazzi di Bologna, che ogni anno tra marzo e aprile richiama l’editoria per l’infanzia e l’adolescenza da tutto il mondo, e il Salone del Libro di Roma, attivo negli ultimi anni come spazio emergente di promozione editoriale e culturale. L’obiettivo è costruire una presenza sistemica e coerente della Calabria nei principali eventi italiani dedicati al libro». E ancora: la Giornata regionale dei Musei da celebrarsi ogni anno nell’ultimo sabato di novembre, iniziativa già formalmente istituita «con l’obiettivo di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio museale regionale, attraverso l’apertura gratuita o agevolata dei musei aderenti e l’organizzazione di eventi, laboratori, percorsi tematici e attività culturali rivolti a un pubblico ampio e diversificato». “Sostegno all’intero comparto del sistema delle biblioteche regionali”: l’intervento – prosegue il Piano – «punta a consolidare i Sistemi bibliotecari come infrastrutture sociali e culturali stabili, in grado di catalizzare le energie delle comunità locali, sostenere progettualità condivise e rafforzare la rete territoriale di riferimento». Quanto alle modalità attuative, il Piano Cultura garantisce che «l’azione amministrativa sarà improntata ai principi di legalità, trasparenza, efficacia ed efficienza, assicurando la piena tracciabilità dei procedimenti e la corretta allocazione delle risorse pubbliche. In coerenza con il quadro normativo vigente, le attività saranno attuate attraverso una pluralità di strumenti procedurali selezionati in base alla natura degli interventi e agli obiettivi da perseguire”. (c. a.)
Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato