Congresso Pd Cosenza, attesa la pronuncia della Commissione nazionale di Garanzia
I ricorsi e la robusta memoria a sostegno delle tesi del fronte Le Fosse. Nelle prossime ore, sono attesi nuovi sviluppi

COSENZA L’Assemblea provinciale di insediamento è convocata per martedì 15 luglio 2025, ma il futuro del Pd cosentino è ancora in bilico: stretto tra i ricorsi e l’attesa per le decisioni della Commissione nazionale di Garanzia. Nelle prossime ore, potrebbero esserci sviluppi e qualche voce dem sussurra la possibilità che il congresso possa essere annullato rimettendo tutto in discussione. «Abbiamo visto seggi in cui si sono verificati evidenti irregolarità, pacchetti di tessere mossi come se la partecipazione fosse una merce di scambio e non un atto libero e responsabile», avevano tuonato – nei giorni scorsi – Francesco Alimena capogruppo Pd comune di Cosenza e Giuseppe Ciacco, capogruppo Pd Provincia di Cosenza. Robusta è la memoria allegata al ricorso presentato alla Commissione nazionale di Garanzia da Antonio Ciacco, rappresentante di lista del candidato alla guida del Pd Cosentino Pino Le Fosse. «In Calabria – si legge nel documento – l’incompatibilità non attinge, solo il Presidente della Commissione regionale per il Congresso, ma attinge l’intera Commissione nel suo complesso, perché tutti i membri della Commissione regionale per il Congresso compongono, contestualmente, anche la Commissione regionale di Garanzia».
Il nodo della prorogatio
Vi è di più. Antonio Ciacco, nella missiva inviata alla Commissione fa ancora riferimento all’incompatibilità «sorta nel momento della nomina della Commissione regionale per il congresso. E, nel momento in cui la Commissione regionale per il congresso è stata nominata, il Segretario regionale uscente era perfettamente in carica, cioè a dire non era decaduto dalla carica e, quindi, la Commissione regionale di garanzia era anch’essa, regolarmente, in carica, alla stregua di tutti gli altri organi statutari. E la incompatibilità persiste anche dopo la proclamazione del nuovo Segretario regionale e persiste tutt’ora». Motivo per il quale, chiosa Ciacco, «l’unico organo deputato non solo a decidere l’interposto gravame, ma ad avocare a se la competenza a verificare e accertare i dati elettorali dei singoli circoli e, quindi, a proclamare l’Assemblea provinciale di Cosenza è, esclusivamente, la Commissione nazionale di garanzia».
La nullità dei congressi di Rende e San Giovanni in Fiore
Ieri, Ciacco nel rivolgersi alla Commissione nazionale di Garanzia ha ribadito altre due questioni: la presunta nullità dei congressi di Rende e San Giovanni in Fiore. In riferimento al primo, «La nomina del garante del congresso del circolo di Rende è nulla, perché adottata, manu militari, dal Presidente della Commissione provinciale, con un atto monocratico, che ha defraudato la competenza esclusiva della Commissione nella sua globalità». Stessa motivazione e stessa eccezione sollevata anche in riferimento al congresso dem sangiovannese. Sul punto, giova ricordare, che «la commissione regionale ha stabilito, come del resto certificato dai garanti e dalla commissione provinciale, che i congressi di Rende e San Giovanni in Fiore sono stati svolti correttamente in piena attuazione delle norme congressuali e regolamentari». Il congresso del Pd cosentino si è chiuso (?!) a favore del candidato Matteo Lettieri, ma la sensazione è che la partita non sia ancora finita. (f.b.)
Il Corriere della Calabria è anche su Whatsapp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato