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L’accusa

«Sanità calabrese ostaggio del potere», la denuncia di Vittoria Baldino

La deputata del M5S, assieme ai colleghi Orrico e Tucci, afferma di aver presentato un’interrogazione urgente al ministro della Salute

Pubblicato il: 08/07/2025 – 15:42
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«Sanità calabrese ostaggio del potere», la denuncia di Vittoria Baldino

ROMA «Altro che rinascita. La sanità calabrese è sotto scacco. Non solo migrazione sanitaria, ospedali al collasso e reparti che chiudono. Da tempo emergono ombre inquietanti anche sugli appalti milionari. L’ultimo in ordine di tempo è il maxi appalto da oltre 45 milioni per i servizi di pulizia bandito dall’ASP di Cosenza, finito nelle mani di un raggruppamento di imprese legato anche al senatore Claudio Lotito. A fronte di gravi anomalie emerse e di un potenziale conflitto d’interessi, abbiamo presentato un’interrogazione urgente al ministro della Salute, sottoscritta anche dai colleghi M5S Anna Laura Orrico e Riccardo Tucci, e ho inviato una segnalazione formale all’ANAC». Lo denuncia in una nota la deputata M5S Vittoria Baldino, che sull’appalto all’Asp di Cosenza aggiunge: «La gara sarebbe stata caratterizzata da modifiche dei punteggi tecnici, riscrittura dei criteri di valutazione, esclusioni arbitrarie e persino correzioni postume dei verbali e, soprattutto, fuori dalle piattaforme pubbliche, ignorando le indicazioni del Consiglio di Stato, che chiedeva di ricorrere a centrali di committenza come Consip. In sostanza: una procedura da rivedere da cima a fondo. Il tutto mentre il senatore Lotito – tra i firmatari in Parlamento di emendamenti volti a proteggere i dirigenti delle ASP nel caso in cui avessero pagato più volte le stesse fatture relative ai bilanci degli anni precedenti e a rafforzare i poteri del commissario alla sanità calabrese, quindi di Occhiuto – si ritrova tra i beneficiari di un appalto gestito proprio in quella regione. È una questione non solo di opportunità, ma di trasparenza e legalità». Poi, l’attacco da parte di Baldino: «Altro che sanità che riparte: qui riparte solo il circuito dei favori, dei legami politici, dei maxi appalti affidati con troppe ombre e pochi controlli. È il momento di interrompere una gestione che umilia chi aspetta una cura e premia chi è vicino al potere. Così aumentano le zone d’ombra e si affida la sanità pubblica al solito cerchio magico di amici e imprenditori benedetti dalla politica. Ho chiesto al governo di intervenire subito – evidenzia la deputata del M5S – inviando ispettori presso l’ASP di Cosenza per accertare le eventuali irregolarità e attivando l’ANAC per verificare la correttezza della procedura. In Calabria non possiamo più tollerare una sanità pubblica asservita agli interessi privati e alla spartizione di potere». Infine, la stilettata: «Il caso Lotito – conclude Baldino – come l’inchiesta della Procura di Catanzaro sulle liste d’attesa alla Dulbecco, quindi sui medici-consulenti del cerchio magico di Occhiuto, dimostra che il problema non è la narrazione, ma il sistema. Un sistema opaco, autoreferenziale, che premia la fedeltà politica più della competenza, e usa la sanità come moneta di scambio. La sanità calabrese va liberata. E va restituita ai cittadini. Non può essere la succursale di nessuna segreteria politica».

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