Favori e appalti alla Regione, chiuse le indagini per 25 persone tra cui Oliverio, Incarnato e Pallaria – NOMI
Inchiesta della Procura di Catanzaro. Ci sono anche un ex finanziere e Francescantonio Stillitani

CATANAZRO I pm della Procura di Catanzaro hanno chiuso le indagini per 25 persone coinvolte nell’inchiesta sulla presunta rete soggetti in grado – secondo l’accusa – di pilotare o quanto meno condizionare procedure amministrative e concessorie, affidamenti e incarichi, «ottenendo vantaggi economici, nonché sanatorie edilizie irregolari».
I sostituti procuratori della Repubblica di Catanzaro, Silvia Peru, Irene Crea, Elio Romano hanno quindi chiesto il rinvio a giudizio, tra l’altro, per l’ex presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, Francescantonio Stillitani, ex assessore regionale nonché già imputato nel processo “Imponimento”. E poi il dirigente della Regione Calabria, Domenico Pallaria.
Le accuse
In particolare, secondo l’accusa, dopo che Marra, Rotundo, Rugolo e Russo erano stati assunti il 19 aprile 2017 con contratto di Co.co.co. per la durata di 2 anni nell’ambito di un intervento relativo ad “Azioni di Supporto e di Potenziamento del sistema regionale di Previsione e Prevenzione dei rischi– Settore Protezione Civile” per l’implementazione e la gestione di un sistema di monitoraggio “real time” con scadenza contrattuale al 18 aprile 2019, su istigazione e richiesta dei collaboratori, nonché dell’allora presidente della Regione Oliverio, Pallaria e Nisticò, nello svolgimento delle loro funzioni, nel Decreto Dirigenziale n. 5004 del 18 aprile 2019 con il quale si disponeva la proroga fino al 18 luglio 2020 dei contratti di Co.co.co. di Marra, Rotundo, Rugolo e Russo, «attestavano falsamente che erano state “verificate condizioni di carattere tecnico non prevedibili in sede di realizzazione del Progetto di cui alla Scheda PAC n. 11” “Azioni di Supporto e di Potenziamento del sistema regionale di Previsione e Prevenzione dei rischi– Settore Protezione Civile”», circostanza non corrispondente al vero.
Pallaria e Stillitani
Inoltre, sempre secondo l’accusa, Domenico Pallaria, in qualità di Dirigente Generale Reggente del Dipartimento Infrastrutture Lavori Pubblici e Mobilità, nonché Dirigente Generale Reggente del Dipartimento di Presidenza e Dirigente ad interim dell’UOA Protezione Civile del Dipartimento di Presidenza della Regione Calabria e, quindi, pubblico ufficiale, «per compiere e per aver compiuto atti contrari al suo ufficio, nonché per l’esercizio delle sue funzioni e dei suoi poteri», avrebbe indebitamente ricevuto e accettato la promessa, per sé e per terzi, di utilità economiche, mettendosi «a disposizione dell’imprenditore Francescantonio Stillitani per agevolarlo nell’ottenimento di un contributo regionale da investire nelle proprie attività turistico-alberghiere».
Quindi – sempre secondo l’accusa – Pallaria, su richiesta di Stillitani, «si sarebbe attivato per garantirgli un successivo parere favorevole e lo sblocco dell’iter procedimentale». In cambio, secondo l’accusa, tre mesi di soggiorno gratuito nel “Garden Resort” di Stillitani, prezzi di favore nei confronti di alcuni conoscenti o addirittura «accoglienza gratuita presso le sue strutture alberghiere per i soggetti indicati» nonché «l’assunzione presso le proprie strutture alberghiere, almeno in due occasioni, di due soggetti segnalati da Pallaria».
I nomi
Giovanna Belvedere (cl. ’67);
Ercole D’Alessandro (cl. ’55);
Luciano D’Alessandro (cl. ‘76);
Alfonso Dattolo (cl. ‘64);
Giovanni Forciniti (cl. ’64);
Franco Albano Formoso (cl. ’69);
Giada Fulini (cl. ’81);
Odeta Hasaj (cl. ’67);
Luigi Incarnato (cl. ’55);
Gregorio Lillo Odoardi (cl. ’63);
Salvatore Madia (cl. ’59);
Matteo Magni (cl. ’82);
Giovanni Marra (cl. ’78);
Angelina Molinaro (cl. ‘60);
Antonio Nisticò (cl. ’75);
Gerardo Mario Oliverio (cl. ‘53);
Marco Paladino (cl. ’90);
Domenico Maria Pallaria (cl. ’59);
Cristian Pancotti (cl. ’69);
Salvatore Rotundo (cl. ’71);
Nazzareno Giuseppe Rudi (cl. ’70);
Alessandro Rugolo (cl. ’78);
Luigi Russo (cl. ’87);
Francescantonio Stillitani (cl. ’53);
Sergio Vittadello (cl. ’37).
Parti offese: Regione Calabria; Agenzia Delle Entrate; Ministero dell’Interno; Cataldo e Carmine Basile; Antonio Pilato e Maurizio Rudi.
Del collegio difensivo fanno parte gli avvocati: Gregorio Viscomi; Lucio Canzoniere; Enzo e Arcangelo De Caro; Vincenzo Ioppoli; Giuseppe Peluso; Francesco Gambardella; Sebastiano Flora; Francesco Alessandro Caruso; Ferdinando Palumbo; Antonio Lomonaco; Francesco Iacopino; Crescenzo Santuori; Antonino Tillieci; Armodio Migali; Vincenzo Belvedere; Michele Di Iesu; Massimo Di Bella; Aldo Ferraro; Vincenzo Cicino; Giuseppe Rugolo; Vincenzo Comi e Salvino Mondello.