Il ricercatore calabrese Vittorio Andrea Sellaro lancia il “Next Gen BIM Award”
Il docente originario di San Giovanni in Fiore premia le migliori tesi italiane sul BIM. Candidature aperte fino al 10 agosto 2025

SAN GIOVANNI IN FIORE C’è un volto giovane, calabrese dietro uno dei premi accademici più innovativi del settore edilizio e digitale: è quello di Vittorio Andrea Sellaro, originario di San Giovanni in Fiore, nel cuore della Sila, ideatore del “Next Gen BIM Award”, riconoscimento nazionale pensato per valorizzare i migliori lavori accademici sul Building Information Modeling (BIM).
Docente a contratto all’Università di Pavia e fondatore della community BIM (K)now!, Sellaro è oggi uno dei punti di riferimento nel panorama italiano della digitalizzazione delle costruzioni. Il premio, promosso in collaborazione con BIMeet, punta a mettere in luce il talento delle nuove generazioni nel campo del BIM, la metodologia che sta rivoluzionando architettura, ingegneria e gestione dei progetti edilizi.
Un premio per i giovani che guardano lontano
Il “Next Gen BIM Award” è aperto alle tesi di laurea triennale, magistrale e di master, discusse in università italiane e incentrate su progetti BIM, con applicazioni in ambito architettonico, ingegneristico e gestionale. L’obiettivo? Non solo premiare l’eccellenza accademica, ma costruire una rete di giovani professionisti capaci di innovare il settore. Il riconoscimento sarà consegnato durante il BIMeet&Greet 2025, evento di riferimento per il settore, in programma l’8 e 9 ottobre al Brixia Forum di Brescia. La scadenza per candidarsi è fissata al 10 agosto 2025.
«Il nastro di Möbius, simbolo del premio, è una metafora potente che riflette l’essenza del BIM e il suo impatto sui processi progettuali. Con la sua struttura a una sola faccia, il nastro rappresenta l’iterazione continua e la trasformazione: due principi fondamentali nel lavoro con il BIM. L’iterazione nel BIM si manifesta come un processo costante di aggiornamento e miglioramento dei dati lungo l’intero ciclo di vita del progetto. Come il nastro che si riavvolge su sé stesso, il BIM consente un flusso continuo di informazioni, eliminando le barriere tra le fasi progettuali e permettendo la revisione in tempo reale. La trasformazione è invece legata alla capacità del BIM di rivoluzionare il modo di progettare, costruire e gestire un’opera. Da una progettazione statica a un modello dinamico e integrato, il BIM trasforma ogni progetto in un processo fluido e collaborativo, promuovendo innovazione e efficienza. In definitiva, il nastro di Möbius incarna la capacità del BIM di generare un ciclo infinito di miglioramento, dove ogni fase non è un ritorno al passato, ma un’evoluzione costante verso il futuro» dichiara Vittorio Andrea Sellaro.
Per partecipare
Per candidarsi è necessario cliccare sul seguente link https://bimeet.it/nextgen-bim-award-candidature/ .
La scadenza per l’invio delle candidature è il 10 agosto 2025.
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