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il dibattito politico

Policlinico di Cosenza, centrodestra tra schiarite e tensioni. Ma l’iter potrebbe riattivarsi

La contrarietà della Gentile si intreccia con un incontro tra Occhiuto e i big catanzaresi della maggioranza per smussare le preoccupazioni sul rischio di ridimensionamento della sanità nel capoluogo…

Pubblicato il: 15/07/2025 – 21:47
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Policlinico di Cosenza, centrodestra tra schiarite e tensioni. Ma l’iter potrebbe riattivarsi

CATANZARO Tra schiarite e tensioni. Com’è ormai evidente, in questo scorcio di legislatura regionale la proposta di legge che istituisce l’azienda ospedaliera universitaria di Cosenza (in estrema sintesi, il Policlinico di Cosenza) è diventata il “caso politico” per eccellenza, soprattutto nella maggioranza di centrodestra alla Regione. Il “no” di Katya Gentile, della Lega, apre un fronte polemico nella coalizione di governo proprio nelle ore in cui – riferiscono fonti qualificate del centrodestra – potrebbe riattivarsi l’iter per portare all’approvazione finale in Consiglio la proposta di legge, iter “bloccato” per le resistenze al provvedimento da parte della politica catanzarese preoccupata per un presunto ulteriore ridimensionamento della sanità nel capoluogo di regione. A quanto si è appreso, infatti lunedì si sarebbe tenuto un incontro tra il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, leader di Forza Italia, e i consiglieri regionali della maggioranza più direttamente interessati alle vicende catanzaresi, come il presidente di Palazzo Campanella Filippo Mancuso (Lega), il presidente della Commissione Bilancio Antonio Montuoro (Fratelli d’Italia) e Antonello Talerico (Forza Italia), incontro che – dicono i bene informati – sarebbe servito a “smussare” le preoccupazioni dei rappresentanti politici del capoluogo su un presunto sbilanciamento dell’asse sanitario regionale in favore di Cosenza.

Le prospettive

La presentazione della proposta di legge sull’azienda ospedaliera universitaria di Cosenza, firmata da Pierluigi Caputo (Forza Azzurri), storicamente molto vicino a Occhiuto e sottoscritta anche da Pasqualina Straface, Luciana De Francesco e Giuseppe Graziano, aveva infatti acceso un forte dibattito e un’altra “guerra di campanile” tra Catanzaro e Cosenza, dividendo trasversalmente gli schieramenti, a partire dal centrodestra (anche il centrosinistra e il Pd, con la divaricazione tra le anime catanzaresi e cosentine). Il testo è stato approvato a tamburo battente in terza Commissione sanità e gli osservatori politici si aspettavano altrettanta celerità nel passaggio alla seconda Commissione, che però non registra la proposta tra i punti all’ordine del giorno della prossima seduta. Il motivo del “temporeggiamento” sarebbe riconducibile soprattutto alle perplessità degli esponenti catanzaresi della maggioranza, perplessità che però ora con l’incontro tra Occhiuto e i big catanzaresi potrebbero essere state superate, al punto che da più parti non si esclude che la Pdl Caputo arrivi in aula in una delle due sedute del Consiglio regionale in programma prima dello stop estivo (il 21 e il 31 luglio). Insomma, si starebbe profilando una “schiarita” almeno sul piano politico, per quanto riguarda il lato Catanzaro. Solo che ora l’uscita molto forte della Gentile, per la quale la Pdl sul Policlinico universitario «è un azzardo politico per giunta incostituzionale», potrebbe avere un effetto dirompente nella maggioranza di centrodestra, anche perché la Gentile è espressione dell’area di Cosenza, e quindi in teoria dovrebbe essere annoverata tra le favorevoli. Ma chiaramente non è così, anzi tutt’altro, e non manca chi mette in relazione la nota della Gentile con l’incontro di cui sopra, nel senso che – si dice – la prima sarebbe in realtà la conseguenza del secondo. Chissà, come al solito fioccano i retroscena sul piano politico. Certo è che anche se l’iter procedurale a Palazzo Campanella si riattiva il percorso potrebbe comunque rivelarsi accidentato. Si vedrà. Anche perché c’è anche un altro livello, che può avere la sua importanza.  Perché sulla Pdl Caputo ci sono anche molti dubbi sul piano della legittimità e della legittimità costituzionale, per come evidenziati anche in un parere dell’ufficio legislativo del Consiglio regionale: dubbi tutti da dipanare al di là delle rassicurazioni di facciata. (a. c.)

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