Imprese, Vibo Valentia e Cosenza prime per tasso di crescita
Aumento su scala nazionale: nel secondo trimestre quasi 33mila in più. Unioncamere: negli ultimi 5 anni è il miglior saldo (in Calabria è di 709)

LAMEZIA TERME L’Italia delle imprese, nonostante le incertezze globali, continua a crescere, e la performance della Calabria è in chiaroscuro, con Vibo Valentia e Cosenza prime per tasso di crescita trimestrale. Il secondo trimestre dell’anno si chiude su scala nazionale con un saldo positivo di 32.800 attività, tra iscrizioni e cessazioni. È il miglior risultato degli ultimi cinque anni nello stesso periodo. A indicarlo è l’analisi trimestrale Movimprese condotta da Unioncamere e InfoCamere sui dati del Registro delle imprese delle Camere di commercio: tra aprile e giugno sono nate 80.205 nuove imprese, mentre 47.405 hanno cessato l’attività.
In Calabria
In Calabria le iscrizioni sono 2.164 (le cessazioni 1.455 per un saldo pari a 709); le imprese registrate al 30 giugno 2025 sono 183.507: in punti percentuale, il tasso di crescita del secondo trimestre 2025 rispetto al trimestre precedente è dello 0,39% (nello stesso periodo del 2024 era pari allo 0,45%), dato leggermente inferiore alla media sud/isole (0,53%) e italiana (0,56%).
Su scala provinciale, Catanzaro segna 404 iscrizioni e 320 cessazioni (saldo trimestrale 84, tasso di crescita trimestrale 0,26% rispetto al trimestre precedente), Cosenza 835 iscrizioni e 467 cessazioni (saldo 368 e crescita 0,56%), Crotone 216 iscrizioni e 160 cessazioni (saldo 56 e crescita 0,31%), Reggio Calabria 506 iscrizioni e 403 cessazioni (saldo 103 e crescita 0,20%), Vibo Valentia 203 iscrizioni e 105 cessazioni (saldo 98 e crescita 0,70%).
In Italia
Il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,56%, in accelerazione rispetto allo 0,50% del secondo trimestre del 2024. Lo stock complessivo delle imprese raggiunge quota 5.885.209 al 30 giugno scorso. Analizzando l’andamento territoriale, è il Lazio a registrare la performance migliore tra le regioni, con un saldo attivo di 4.679 imprese e una variazione positiva dello 0,79%. La Lombardia, ancora una volta, si attesta come prima regione per stock di imprese registrate (948.382), mostrando un saldo positivo di 6.180 unità nel trimestre, pari a una crescita dello 0,66%. Per quanto riguarda le forme giuridiche, la spinta più forte arriva dalle società di capitali che, nel trimestre, registrano un saldo attivo di 19.985 unità, frutto di 28.462 nuove iscrizioni a fronte di sole 8.477 cessazioni. Le ditte individuali mantengono il primato numerico, con uno stock pari a 2.941.345 unità, e contribuiscono al bilancio positivo del trimestre con un saldo di 12.771 imprese in più rispetto alla fine di marzo. In controtendenza le società di persone, che segnano un saldo negativo di 290 unità, determinato da un numero di cessazioni (4.150) superiore alle iscrizioni (3.860). Le altre forme giuridiche, sostanzialmente costituite da cooperative, chiudono il trimestre con un saldo positivo di 334 imprese.
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