L’Odg Calabria difende i giornalisti: «No attacchi politici agli uffici stampa»
«I giornalisti degli uffici stampa del Comune e della Città Metropolitana di Reggio Calabria operano nel rispetto della legge 150/2000»

CATANZARO L’Ordine dei Giornalisti della Calabria difende il ruolo e l’operato dei colleghi che lavorano nell’ufficio stampa della città metropolitana di Reggio Calabria, coinvolti loro malgrado in una polemica tra maggioranza e opposizione che ruota attorno ad alcuni concorsi pubblici banditi dall’ente. Concorsi, spiega una nota dell’Odg calabrese, «rispetto ai quali la minoranza solleva una serie di dubbi riguardo a tempistica ed opportunità. Fin qui si resta nella normale, democratica e fisiologica dialettica politica che resta il “sale” del contradditorio tra forze contrapposte e anche elemento essenziale di confronto e di trasparenza. Ciò che invece lascia perplessi – sottolinea la nota – è il fatto che, nell’ambito della polemica stessa, si coinvolgano i giornalisti degli uffici stampa di Comune e Città Metropolitana». Ebbene – afferma l’Odg – «nonostante sia stata verificata la correttezza formale delle procedure che hanno portato nel 2024 due giornalisti ad entrare nell’ufficio stampa a seguito di scorrimento della graduatoria relativa al concorso a suo tempo bandito» si continua «a gettare ombre e dubbi generici correlati ad una, vera o presunta, vicinanza degli stessi al sindaco Falcomatà». In proposito l’Ordine ricorda che «gli uffici stampa pubblici sono assoggettati alle norme della legge 150 del 2000 e che i giornalisti degli stessi uffici, diversamente da quelli che hanno incarichi fiduciari legati a singoli esponenti politici, sono professionisti a servizio della istituzione e non solo di chi la governa; ne discende che, nel caso di specie, i professionisti dell’ufficio stampa del Comune di Reggio e della Città Metropolitana svolgono un fondamentale lavoro di informazione istituzionale a favore non solo del sindaco e della giunta ma anche dei vari consiglieri, di maggioranza e di minoranza». Per questa ragione «mettere in dubbio la loro professionalità, sulla base di valutazioni di natura “politica”, sottolinea la nota dell’Odg – danneggia l’immagine pubblica degli stessi ed anche delle amministrazioni interessate». L’Ordine dei Giornalisti della Calabria, pertanto, auspica che «d’ora in avanti si tengano fuori i professionisti dell’informazione che lavorano negli uffici stampa e che, giova ribadirlo, sono nella fattispecie pubblici funzionari a servizio delle istituzioni e non dei “supporter” legati al carro di questo o quel rappresentante politico». (redazione@corrierecal.it)
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