«Proteggere, non punire»: a Praia a Mare scatta il divieto notturno per i minori
Scalpore dopo l’ordinanza firmata dal sindaco De Lorenzo: «Prima di doverci confrontare con tragedie evitabili, è meglio agire»

Ha suscitato scalpore e acceso il dibattito cittadino la decisione, comunicata ieri, del sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, di vietare la circolazione notturna ai minori di 14 anni non accompagnati. L’ordinanza, in vigore fino alla fine di settembre, impone uno stop dalle 00:30 alle 7 del mattino, con l’obiettivo dichiarato di garantire la sicurezza dei giovanissimi e contenere comportamenti a rischio nel centro turistico del Cosentino.
Il provvedimento arriva dopo settimane di segnalazioni e interventi della Polizia municipale. Il Comune parla apertamente di «emergenza sicurezza», legata soprattutto al fenomeno dei gruppi di minori che, nelle ore notturne, sfrecciano per le vie del centro, mettendo a rischio la propria incolumità e quella di residenti e turisti.
Le sanzioni previste sono significative: 100 euro di multa per il minore trovato a circolare da solo oltre l’orario stabilito, e 250 euro per l’adulto responsabile che non ne ha vigilato il comportamento. Sono esentati dal divieto i minori che partecipano ad attività ufficialmente autorizzate dal Comune, purché accompagnati da personale responsabile o da un adulto.
Intervistato dal Corriere della Calabria, il sindaco De Lorenzo ha spiegato il contesto che ha reso necessaria l’ordinanza: «Ci siamo trovati di fronte a un’evidente mancanza di controllo da parte delle famiglie. I ragazzini girano per le strade fino a notte fonda, spesso senza la minima supervisione. Questo provvedimento non vuole essere punitivo, ma è pensato prima di tutto per proteggere loro, i minori. E, in seconda battuta, per mantenere l’ordine pubblico, che è fondamentale in una località turistica come la nostra, specie in alta stagione».
Sull’accoglienza ricevuta dalla decisione, De Lorenzo ha dichiarato: «Per ora ho registrato una reazione positiva. Noi ci stiamo organizzando per far rispettare le nuove regole. Le sanzioni? Le consideriamo l’ultima spiaggia. Ma non possiamo più permetterci di ignorare certi comportamenti. Serve un messaggio chiaro: le regole valgono per tutti, anche in vacanza».
Il sindaco ha sottolineato come alla base dell’ordinanza non ci sia solo la pressione derivante dall’afflusso turistico: «Il problema nasce soprattutto da una scarsa attenzione da parte delle famiglie. Un ragazzino che gira da solo alle tre di notte non è al sicuro, e prima di doverci confrontare con tragedie evitabili, è meglio agire. Da padre, oltre che da amministratore, ritengo di aver fatto la cosa giusta. Ho voluto dare un segnale forte, che serva anche a scuotere le coscienze dei genitori». (redazione@corrierecal.it)
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