Svolta per i Tis della Provincia di Vibo, ma salta il bilancio. Continua la crisi per L’Andolina
Il Presidente firma la delibera con cui avvia la procedura per la stabilizzazione. Manca il numero legale al Consiglio, il Pd chiede le sue dimissioni

VIBO VALENTIA È arrivata una prima svolta per i Tis della provincia di Vibo Valentia, da giorni in protesta per chiedere all’ente l’adesione al programma di stabilizzazione. Erano in 35 a sperare che il presidente Corrado L’Andolina cambiasse idea dopo il rifiuto ribadito per settimane e motivato dalle difficili condizioni dell’ente. Il piano di stabilizzazione prevede un contributo da 54 mila euro a persona per coprire le spese fino al 2029: poi sarà compito di Palazzo ex Enel provvedere ai pagamenti. Proprio la preoccupazione sulla sostenibilità finanziaria delle stabilizzazioni aveva, fino ad adesso, fermato i vertici provinciali dal procedere. Nel pomeriggio, è arrivata la buona notizia per i Tis vibonesi con L’Andolina che ha firmato la delibera per l’avvio delle procedure di stabilizzazione.
Pubblicata la delibera: si dovrà attendere la valutazione dell’impatto economico
Per la Provincia, come scritto nella delibera n.135/2025 i tirocinanti hanno ormai «le competenze e le capacità necessarie per garantire attività e servizi fondamentali» dell’ente, anche in virtù della «grave carenza di organico». La volontà è quella di «consentire un lavoro stabile e dignitoso» ai Tis. Questo avverrà dopo che Palazzo ex Enel verificherà l’impatto economico della stabilizzazione, in particolare dal 2029 in poi. Bisognerà anche tenere conto – si legge nella delibera – «delle diverse esigenze dell’Ente correlate alle assunzioni di personale di categoria più elevata, riservando un margine pari almeno al 30% delle capacità assunzionali». La stabilizzazione avverrà «nei limiti assunzionali e numerici correlati alla sostenibilità economico-finanziaria determinata dalle competenti autorità». I tirocinanti verranno, in caso di approvazione del bilancio e autorizzazione degli organi competenti, assunti a tempo indeterminato o parziali con l’incarico di operatori.
La crisi dell’amministrazione L’Andolina
Un primo passo, dunque, per i tirocinanti, mentre sembra essere giunta al capolinea l’esperienza da Presidente della Provincia per Corrado L’Andolina. Dopo essere stato “sfiduciato” dalla maggioranza e di fatto aver “rotto” con Forza Italia, che anche ieri lo aveva sollecitato pubblicamente per il caso tirocinanti, la sua amministrazione appare ormai appesa a un filo. Come confermato dal consiglio provinciale di oggi, in cui è saltata l’approvazione del bilancio a causa del mancato numero legale. Intervenendo in seguito alla delibera, il Partito democratico con la segretaria provinciale Teresa Esposito e Antonino Schinella ne ha chiesto le dimissioni: «Prendiamo atto con soddisfazione che, dopo un lungo e complesso percorso, il Presidente della Provincia ha finalmente deliberato l’avvio delle procedure per la stabilizzazione dei tirocinanti. Una decisione attesa da tanto, frutto anche delle numerose pressioni esercitate in questi giorni, che offre finalmente maggiori certezze a oltre trenta lavoratori e alle rispettive famiglie. Tuttavia, non possiamo ignorare il dato politico: questa decisione, seppur positiva, arriva in un contesto di evidente difficoltà amministrativa. Il Presidente, nei fatti, non dispone più di una maggioranza solida, come si evince dall’assemblea dei sindaci che ha oggi ha disertato la chiamata del presidente. Insomma, è ora di voltare pagina. Chiediamo pertanto le sue dimissioni, atto necessario per aprire una nuova stagione politica, fondata su partecipazione e responsabilità verso il territorio e i suoi cittadini». (ma.ru.)
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