Cosenza, sale a sette il numero dei ricoverati per sospetto botulino: uno è grave
Oltre ai due 17enni di ieri sera, si è aggiunta una terza persona con gli stessi sintomi. Indagine epidemiologica dell’Asp

COSENZA Altre tre persone sono state ricoverate nel tardo pomeriggio nell’ospedale di Cosenza, una in Pronto soccorso e due nel reparto di terapia intensiva, per intossicazione alimentare probabilmente di botulino. Si tratta di persone under 40. Una di loro è grave. Salgono così a 7 i ricoverati a Cosenza. In relazione agli episodi di intossicazione da botulino, la Direzione strategica dell’Azienda ospedaliera ha convocato una conferenza stampa per domani alle 16 per «aggiornare la cittadinanza sulla gestione clinica dei pazienti ricoverati in terapia intensiva e sulle misure sanitarie messe in campo». Nell’incontro verranno fornite informazioni utili «sulla sintomatologia suggestiva di intossicazione botulinica al fine di orientare la cittadinanza in materia appropriata, evitare suggestioni e fornire alle famiglie e ai ragazzi sui comportamenti alimentari in sicurezza».
«Sono in partenza da Roma con l’eliambulanza – ha rassicurato il primario di terapia intensiva Andrea Bruni – altre 7 fiale di siero immune antitossina botulinica, 1 da iniettare e 6 di scorta, grazie alla disponibilità ed alla celerità del presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli».
«Riguardo alle notizie diffusesi nelle scorse ore su presunti casi di intossicazione da botulino che si sarebbero verificati a seguito di alimenti somministrati da un’attività ambulante nel territorio di Diamante, al fine di non alimentare allarmismi, allo stato, del tutto ingiustificati, si comunica che, al momento, non vi è alcuna evidenza certa circa la riconducibilità alla predetta attività della presunta intossicazione». A dirlo è il sindaco di Diamante, Achille Ordine, in relazione ai tre ricoverati in terapia intensiva a Cosenza per sospetta intossicazione alimentare da botulino. «Sono in corso le attività di verifica da parte degli organi preposti che, dopo aver effettuato campioni sulle diverse matrici alimentari, in via cautelare e prudenziale, hanno sottoposto l’attività a blocco sanitario. Nell’esprimere vicinanza alle persone attualmente ricoverate presso l’Ospedale Annunziata di Cosenza e alle loro famiglie, formuliamo loro il più sentito augurio di una pronta e completa guarigione. Monitoreremo costantemente l’evoluzione dei fatti al fine di poter fornire ulteriori tempestivi ragguagli sulla vicenda, mantenendo, tuttavia, nelle more, quella doverosa e ragionevole prudenza su quanto accaduto al fine di non alimentare frettolose ricostruzioni».
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