Skip to main content

Ultimo aggiornamento alle 23:51
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 2 minuti
Cambia colore:
 

verso le regionali

«Altro che conferenza fantozziana, il decreto dimostra che avevamo ragione»

Il centrosinistra sul decreto firmato da Pietropaolo: «Si è smentito da solo: con le dimissioni le funzioni di Presidente spettano al vicepresidente»

Pubblicato il: 09/08/2025 – 18:19
00:00
00:00
Ascolta la versione audio dell'articolo
«Altro che conferenza fantozziana, il decreto dimostra che avevamo ragione»

CATANZARO «Il decreto di indizione delle elezioni, pubblicato oggi sul Burc e firmato dal vicepresidente Filippo Pietropaolo, conferma senza ombra di dubbio ciò che le opposizioni sostengono da giorni: dopo le dimissioni di Roberto Occhiuto, le funzioni di Presidente della Giunta spettano al vicepresidente per l’ordinaria amministrazione, come previsto dalla Costituzione, dallo Statuto regionale e dalla giurisprudenza» – dichiarano in una nota congiunta i capigruppo Mimmo Bevacqua (Pd), Davide Tavernise (M5s) e Antonio Lo Schiavo (Misto).

«Pietropaolo si è smentito da solo»

«Altro che conferenza stampa “fantozziana”, come l’ha definita Pietropaolo: avrebbe fatto meglio a tacere. Con la sua stessa firma in calce al decreto si è smentito da solo, certificando ufficialmente che il presidente dimissionario non può restare in carica. È la prova che abbiamo avuto ragione fin dall’inizio e che ogni tentativo di piegare le regole democratiche agli interessi elettorali è stato smascherato». Per le opposizioni «questa è anche la conferma che, da questo momento, Occhiuto deve lasciare immediatamente la carica di Commissario alla sanità. Non è ammissibile che possa ricandidarsi e condurre la campagna elettorale mantenendo un ruolo che gli garantisce potere e visibilità, alterando le condizioni di parità tra i candidati. La Calabria merita istituzioni credibili e una competizione elettorale leale e con regole chiare e certe.  La scelta di indire le elezioni per il 5 e 6 ottobre è poi stata frutto solo delle perplessità espresse dagli organi preposti e non certo dalla volontà di chi avrebbe voluto svolgere le elezioni già il 28 e 29 settembre». «Noi – concludono Bevacqua, Tavernise e Lo Schiavo – continueremo a vigilare per fare in modo che i calabresi abbiano finalmente un governo di garanzia fino al voto e possano scegliere in libertà e trasparenza il loro futuro».

Il Corriere della Calabria è anche su WhatsApp. Basta cliccare qui per iscriverti al canale ed essere sempre aggiornato

Argomenti
Categorie collegate

x

x