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la ricostruzione della procura

Caso botulino, l’intossicazione a Diamante tra domenica e martedì, poi i primi sintomi: 18 i casi accertati

Continuano le indagini degli inquirenti. Sono 6 le persone ricoverate in terapia intensiva, mentre 4 pazienti sono stati dimessi nei reparti dell’area medica

Pubblicato il: 09/08/2025 – 16:08
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Caso botulino, l’intossicazione a Diamante tra domenica e martedì, poi i primi sintomi: 18 i casi accertati

PAOLA Sono 18 i casi accertati per l’intossicazione alimentare da botulino partita da un food truck di Diamante. La Procura di Paola, guidata dal Procuratore Capo Domenico Fiordalisi, fa il punto sulle indagini sul grave episodio avvenuto nel Cosentino, in cui due persone sono decedute dopo aver mangiato lo stesso alimento – un panino con broccoli – da un venditore ambulante. Altre 16 persone si sono recate in ospedale con gravi sintomi da intossicazione da botulino: 6 di loro, secondo l’ultimo bollettino dell’Ospedale Annunziata, sono in terapia intensiva, dopo le dimissioni nei reparti dell’area medica di 4 pazienti. In 5, secondo l’ultimo bollettino medico, sono stazionari, per un totale di 14 persone ricoverate nel nosocomio cosentino. Per 7 persone è stato già iniettato il siero antibotulino, con ulteriori dosi che sono in arrivo all’ospedale Annunciata da altre regioni. Sono arrivate – ha fatto sapere l’ospedale Annunziata – con l’elicottero del 118 atterrato a Zumpano le altre tre fiale di antitossina botulinica, a scopo preventivo e di scorta. Salgono, così a cinque le scorte di   antidoto, custodite nel reparto di Rianimazione ad una temperatura tra 2 e 8 gradi.

Per la Procura 18 parti offese

Tutte e 18 le persone, comprese le due vittime, sono considerate dalla Procura di Paola e dal Sostituto Procuratore Maria Porcelli come parti offese. Ancora tre gli indagati nel filone che cerca di capire le cause dell’intossicazione: si tratta del titolare del food truck, a cui è stato anche sequestrato il furgone utilizzato, e dei due rappresentati legali delle ditte da cui il commerciante si sarebbe rifornito per gli alimenti. Le accuse contestate sono omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.

L’intossicazione tra domenica e martedì

Le indagini hanno accertato come tutte le persone intossicate abbiamo consumato lo stesso alimento comprato dal venditore ambulante a Diamante tra domenica 3 agosto e martedì 5 agosto, con sintomi che si sono manifestati nelle 24/48 ore successive. Continuano, intanto, i rilievi tecnici e le analisi sul furgone sequestrato, con la Procura che ha ipotizzato come alla base della contaminazione dei prodotti potrebbe esserci stata l’esposizione al sole per diverse ore. Nei prossimi giorni verrà effettuata l’autopsia su Luigi Di Sarno e Tamara D’Acunto, le due vittime morte a distanza di poche ore. (redazione@corrierecal.it)

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