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LA DICHIARAZIONE

Allarme botulino, i medici: fiducia nei giudici, no a processi mediatici

Mollica, presidente dell’ordine provinciale di Cosenza: le responsabilità però vanno provate. Per ora nessun provvedimento contro i 5 dottori indagati

Pubblicato il: 12/08/2025 – 13:38
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Allarme botulino, i medici: fiducia nei giudici, no a processi mediatici

COSENZANon difendo nessuno ma i medici vanno tutelati. Si può sbagliare ed è giusto assumersi le proprie responsabilità, ma servono prove acclarate. Quindi, no a processi mediatici”. Così all’Adnkronos Salute Agata Mollica, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Cosenza interviene sui 5 medici di Cosenza appartenenti a due strutture sanitarie indagati dalla Procura di Paola (Cosenza ) perché avrebbero dimesso senza diagnosi i pazienti poi deceduti a causa della tossina da botulino. Le analisi dell’Iss confermano il focolaio: 17 gli intossicati, due i morti, Luigi Di Sarno, 52 anni, e Tamara D’Acunto, 45. La posizione più pesante resta quella dell’ambulante, Giuseppe Santonocito, che sul lungomare di Diamante ha venduto panini con salsicce e broccoli alle vittime. “Al momento non abbiamo adottato alcun provvedimento contro i 5 medici di cui non conosciamo neanche i nomi – tiene a precisare Mollica – perché la situazione è in divenire. Merita un approfondimento da parte della procura, aspettiamo fiduciosi”. Eppure qualcosa nelle due strutture sanitarie private, che hanno avuto in cura Di Sarno e D’Acunto, poi deceduti, non ha funzionato. “Se qualcosa non ha funzionato sarà l’inchiesta della Procura a stabilirlo – aggiunge la presidente di Omceo Cosenza -. Bisogna aspettare e capire, non sappiamo come siano andati i fatti, serve prudenza”. Poi un pensiero al titolare del food truck della località di mare: “Quel camioncino lavorava a Diamante da anni, mai avuto problemi. Cosa sia successo ancora non lo sappiamo”, conclude.

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