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Morti per botulino in Calabria, le autopsie confermano la contaminazione

Le vittime, due adulti, avevano mangiato panini con salsiccia e friarielli. Le indagini coinvolgono l’intera filiera

Pubblicato il: 12/08/2025 – 20:03
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Morti per botulino in Calabria, le autopsie confermano la contaminazione

PAOLA Gli esami autoptici eseguiti nella giornata di oggi a Lagonegro e Catanzaro, confermano l’intossicazione da botulino sulle due vittime registrate in Calabria: si tratta di Tamara D’Acunto e Luigi Di Sarno, deceduti nei giorni scorsi nell’ambito del focolaio di intossicazione da botulino dopo aver mangiato panini con salsiccia e friarielli da un food truck. Le autopsie, svolte dal pool di esperti dell’Università Magna Grecia di Catanzaro e del centro nazionale di riferimento per il botulismo dell’Istituto superiore della sanità, a cui è stato conferito l’incarico dalla procura, si sono svolte nel capoluogo calabrese per D’Acunto, e a Lagonegro, per di Sarno.
La conferma sull’intossicazione da botulino arriva anche dall’indice di asfissia riscontrata sulle due vittime. I medici hanno inoltre trovato filamenti e semini di cime di rapa nel corpo che saranno oggetto di ulteriori accertamenti. All’autopsia hanno partecipato anche i consulenti nominati dalle parti, tra cui il medico Mirko Massimilla, in rappresentanza degli interessi di alcuni dei sanitari coinvolti nell’indagine. Nell’inchiesta della Procura di Paola sono indagate dieci persone, tra cui l’ambulante, tre responsabili delle ditte produttrici del prodotto e sei medici delle strutture sanitarie del cosentino che hanno avuto in cura Luigi di Sarno e Tamara D’Acunto prima del loro decesso. I reati ipotizzati sono a vario titolo omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive.

La situazione medica degli intossicati

Nel pomeriggio di oggi, altre due persone sono state ricoverate all’ospedale di Cosenza per intossicazione da botulino. Si tratta di due ragazzi con sintomatologia botulinica, ma con un quadro clinico stabile e per questo motivo sono stati ricoverati in osservazione nel reparto di pediatria. Al momento, quindi, sono 17 i pazienti ricoverati nell’ospedale Annunziata. Di questi, 5 in terapia intensiva, 5 in pediatria e 7 nei reparti di area medica. Dei cinque pazienti in Terapia intensiva, tre sono in miglioramento e due presentano un quadro clinico più complesso. Restano sette i sieri anti-botulino iniettati (f.b.)

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