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«La devozione non si ferma»: la Diocesi spiega il cambio di sede per la festa della Madonna della Montagna – VIDEO

Don Nicola Commisso ribadisce il legame indissolubile con Polsi. «La Valle rimane al centro della nostra fede, ma ora servono prudenza e collaborazione»

Pubblicato il: 13/08/2025 – 16:14
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«La devozione non si ferma»: la Diocesi spiega il cambio di sede per la festa della Madonna della Montagna – VIDEO

SAN LUCA Quest’anno la tradizionale celebrazione della Madonna della Montagna del 2 settembre non si svolgerà nel suggestivo Santuario di Polsi, cuore spirituale dell’Aspromonte, ma in una sede alternativa. Una decisione sofferta ma necessaria, come ha spiegato in un video-messaggio don Nicola Commisso, Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano.

Sicurezza, lavori e responsabilità istituzionale


Le ragioni della scelta affondano le radici in una complessa rete di circostanze: la sicurezza pubblica, le condizioni infrastrutturali e i lavori di riqualificazione in corso presso il Santuario. «Polsi – ha affermato don Nicola – è un luogo simbolo della devozione mariana, ma quest’anno non è possibile celebrare lì per cause che non dipendono dalla Diocesi». In particolare, l’inaccessibilità della strada dovuta a una frana e le restrizioni previste da un’ordinanza comunale hanno reso impossibile garantire l’afflusso in sicurezza dei fedeli.

Un dialogo continuo con le istituzioni


Don Nicola ha voluto rassicurare i pellegrini, spesso confusi dalle notizie frammentarie circolate: «La nostra presenza a Polsi non è mai stata messa in discussione. Tuttavia, dobbiamo rispettare le indicazioni delle autorità di pubblica sicurezza, che ci hanno rappresentato gravi criticità logistiche». La Diocesi, ha sottolineato, ha sempre collaborato con la Prefettura, i Carabinieri e le autorità locali per organizzare in sicurezza le celebrazioni, partecipando a tavoli di confronto e condivisione anche nei mesi scorsi.

Un’alternativa meditata: la scelta della Sede Episcopale


Dopo aver valutato la possibilità di celebrare l’Eucaristia allo stadio di San Luca, proposta inizialmente condivisa con le autorità, è emerso che l’area non poteva sostenere l’afflusso stimato di oltre diecimila pellegrini. «Non c’è stato alcun divieto formale – ha precisato don Nicola – ma le condizioni non permettevano di garantire sicurezza e ordine pubblico». Alla luce di ciò, è stata scelta come sede alternativa la Cattedrale della Diocesi, «senza voler privilegiare alcuna comunità», ha sottolineato il direttore dell’Ufficio Liturgico. La decisione è stata presa in sinergia con il vescovo monsignor Francesco Oliva.

Lavori in corso e prospettive future


Il Santuario di Polsi è attualmente interessato da importanti lavori di restauro finanziati con fondi Pnrr, che devono necessariamente concludersi entro dicembre 2025. «Sospendere i lavori avrebbe significato compromettere il futuro del Santuario per i prossimi decenni», ha spiegato don Nicola. Nei mesi di settembre e ottobre, dunque, la struttura non sarà agibile per le celebrazioni liturgiche. Tuttavia, la Diocesi rassicura: la festa non viene cancellata, ma solo trasferita temporaneamente, con l’intento di tornare nella Valle di Polsi il prossimo anno.

Devozione viva, fede senza vergogna


Infine, l’invito ai fedeli: vivere questa festa come occasione di testimonianza della fede aspromontana, anche fuori dai luoghi abituali. «Celebrare la Madonna nello stadio, con la presenza del cardinale Zuppi, non è un impoverimento ma un segno di apertura e testimonianza pubblica. La nostra devozione non si ferma, si rinnova». (redazione@corrierecal.it)

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