L’abbraccio di Cosenza a Padre Fedele, che per un giorno torna nella “sua” Oasi Francescana
Volontari, tifosi ed ex glorie rossoblù alla camera ardente allestita nella struttura che il “monaco” fondò. Il suo ultimo messaggio di «riconciliazione». Domani lutto cittadino

COSENZA Ultras, tanta gente comune, parenti ed ex collaboratori, volontari ma anche ex glorie rossoblù come Ugo Napolitano e Gigi De Rosa si stanno ritrovando da stamattina alla camera ardente di Padre Fedele Bisceglia, allestita in quella stessa Oasi Francescana (Oggi Casa San Francesco d’Assisi) da lui fondata ma poi lasciata – giocoforza – non senza dolori e amarezze: è quasi una ricomposizione, anche in linea con le ultime volontà del “monaco” che da ore tutti ricordano e ringraziano sui social con messaggi commossi e foto che lo ritraggono con l’immancabile saio nei suoi luoghi, siano essi la curva Sud o le missioni in Africa o le prime sedi della Mensa dei Poveri.


Era il frate degli ultimi e dei marginali, e assieme alle preghiere e alle lacrime non mancano, nelle sale della struttura di via Romualdo Montagna, aneddoti legati alle opere di carità di Padre Fedele. Il cappuccino ha chiesto espressamente che «sia posta fine ad ogni contrarietà, rancore e divisione, e il suo ricordo rimanga per tutti segno di riconciliazione e unione, di pace e di vero bene».
Domani alle 10 i funerali al Santuario del Santissimo Crocifisso, un altro dei suoi luoghi, poi, al termine della messa, il feretro sarà trasportato al Paradiso dei Poveri, struttura che fondò dopo avere perso l’Oasi francescana, poi seguirà una tappa allo stadio San Vito – Marulla, dove ad attenderlo ci saranno tanti tifosi con i quali ha condiviso l’amore per il Cosenza. Fedele risposerà nel cimitero di Dipignano, dove sarà tumulato e per sua volontà ha chiesto un loculo posto in basso e accessibile ai disabili. In attesa di restituirgli l’ultimo abbraccio, la sua comunità oggi lo piange e lo ringrazia per tutto quello che ha fatto. Non solo per Cosenza.
La collaboratrice: ha unito, mai diviso
“Questa è l’ultima lezione di Padre Fedele, che va oltre ogni azione, nel segno del perdono, perché ha sempre tenuto ad unire mai dividere”. A dirlo Teresa Boero, fidata collaboratrice di Padre Fedele da oltre vent’anni, che spiega perché la camera ardente è stata allestita proprio all’interno dell’Oasi Francescana, nella cappella dedicata a Sant’Anna, che lui volle costruire per ricordare la madre Anna, morta quando il frate era un bambino. L’Oasi Francescana è la struttura costruita dal ‘monaco’ solo attraverso donazioni che gli fu sottratta all’indomani del suo arresto per un presunto stupro ai danni di una suora. Una vicenda giudiziaria dalla quale Padre Fedele venne assolto sia in appello nel 2015 sia in Cassazione l’anno dopo, perché il fatto non sussiste. Nelle sue ultime volontà, quella di tornare in quella cappella. “Sono sicura – ha aggiunto Teresa – che è contento perché sta vedendo arrivare qui tante persone che si erano allontanate. Da tempo aveva ripreso un bellissimo rapporto con il vescovo e con i frati. Io ne sono testimone”.
Lutto cittadino a Cosenza e Dipignano, il cordoglio da Rende
Intanto il sindaco Franz Caruso ha proclamato il lutto cittadino per domani giovedì 14 agosto, in occasione dei funerali di Padre Fedele. «Oggi è una triste giornata per Cosenza – ha scritto il sindaco –. La scomparsa di Padre Fedele è una grande perdita per tutti, soprattutto per gli ultimi: senzatetto, extracomunitari, persone fragili». Le bandiere saranno esposte a mezz’asta in tutte le sedi comunali e il Sindaco ha invitato «attività commerciali e organizzatori di eventi a rispettare lo spirito del lutto cittadino durante le esequie». Rientrato appositamente in città, Caruso si recherà alla camera ardente allestita nell’Oasi Francescana, dove, insieme al Presidente del Consiglio comunale Giuseppe Mazzuca, deporrà il sigillo della città sul feretro del frate: «Un gesto che avevamo pensato in vita – ha spiegato – e che ora assume un valore ancora più profondo. Cosenza ti ricorderà per sempre, caro Padre Fedele».
Anche l’amministrazione comunale di Rende esprime il proprio cordoglio per la scomparsa di Padre Fedele Bisceglie. “Il frate degli ultimi si è contraddistinto, nel corso della sua vita, per una generosa attenzione verso gli esclusi e gli emarginati. Possiamo dire che è stato un sacerdote che ha lasciato il “segno” della sua attività, sia tramite la fondazione dell’Oasi Francescana che tramite le numerose missioni in Africa. La sua passione per il Cosenza calcio ha permesso a molti di avvicinarsi alle sue opere, diventando un punto di riferimento per i tifosi – ultrà e non solo. Dobbiamo ricordare, infine, la sua triste vicenda giudiziaria che lo ha duramente provato, conclusa con l’accertamento della verità e con una piena assoluzione”. Il Sindaco, la Giunta e l’intero Consiglio Comunale esprimono “il proprio dolore e la vicinanza ai familiari e collaboratori, sicuri che Padre Fedele continuerà ad essere ricordato per la sua fede operosa”. Lutto cittadino anche a Dipignano. (euf)
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