«Le donne di S. Luca promettono di “aprire le loro case ai fedeli” pur di trattenere la Madonna in montagna»
Bombino, già presidente del Parco d’Aspromonte: è una delle frasi più potenti mai sentite, riempiono il vuoto tra Stato e comunità

SAN LUCA «A San Luca le Donne promettono di “aprire le loro case ai fedeli”, pur di trattenere in Montagna la Madonna. È una delle frasi più potenti che io abbia mai sentito». Lo scrive su facebook Giuseppe Bombino, già presidente del Parco d’Aspromonte, che interviene nel dibattito dopo la decisione di spostare la festa della Madonna di Polsi a Locri. «Le Donne di San Luca, quindi, hanno trovato – prosegue Bombino – la soluzione, individuando e proponendo un orizzonte comunicativo non convenzionale per riempire il vuoto che separa lo Stato dalla Comunità. E in quelle parole vi è tutta la Poesia e il Sangue aspromontani. Così hanno risolto ciò che lo Stato neanche immaginava. Se solo fossero state ascoltate prima, intendo dire alcuni decenni fa, molte cose non sarebbero accadute da quelle parti. Bisogna ascoltarle adesso, dunque. Esse ben sanno quanto sia dolorosa e crudele la storia quando la si mette a rimorchio della burocrazia orba; hanno già veduto lo Stato imporsi come decisore piuttosto che come interprete di istanze collettive. Allora, ecco che la voce delle Donne di San Luca diviene la più universale Preghiera con cui fermare il linguaggio della retorica burocratica, che usa la “giustizia” come una facile ricetta con cui annunciare i problemi, senza risolverli. La Madonna di Polsi – conclude Bombino – ha già negli occhi una risposta cifrata per il Suo Popolo e, da Madre a Madre, l’ha già consegnata a questa generazione… ». (Foto di Enzo Galluccio, tratta dalla pagina facebook di Bombino)
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