Realizzazione del secondo Pronto soccorso a Catanzaro, Pitaro presenta denuncia in Procura
«Dopo oltre due anni e mezzo di attesa dal protocollo d’intesa non è stato fatto ancora nulla. Come annunciato, ho presentato querela»

CATANZARO «Come annunciato nei giorni scorsi, ho depositato una querela con riferimento alla mancata realizzazione del secondo Pronto Soccorso di Catanzaro». Ad affermarlo, atti alla mano fuori dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, è l’avvocato Francesco Pitaro. Appena una settimana fa aveva manifestato le sue intenzioni di procedere con la querela, dopo mesi di istanze, diffide, richieste di documenti, persino la costituzione di un apposito Comitato di cittadini, ma senza riuscire ad ottenere spiegazione alcuna.
«Come è noto – spiega Pitaro – all’indomani della nascita dell’AOU Dulbecco di Catanzaro, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa dal Commissario ad acta per la sanità Roberto Occhiuto e dal Rettore dell’UMG, con cui si prevedeva la realizzazione del secondo Pronto Soccorso di Catanzaro presso il Presidio ospedaliero “Mater Domini”. Ad oggi, però, sono passati oltre due anni e mezzo, e del secondo P.S. di Catanzaro non vi è traccia».
«Ho chiesto alla Procura di svolgere le indagini»
«Il Secondo P.S. è necessario perché permetterebbe di alleggerire gli operatori sanitari dell’attuale P.S. del Pugliese che sono sì instancabili, ma esausti, e permetterebbe di dare risposte immediate e tempestive ai pazienti. Del resto, non è dato capire perché il protocollo d’intesa che ne ha previsto la realizzazione, resti clamorosamente e scandalosamente disapplicato. Pertanto ho chiesto oggi alla Procura della Repubblica di svolgere le opportune indagini e di accertare se le condotte omissive e inadempienti di chi avrebbe dovuto agire e non ha agito, di chi avrebbe dovuto dare applicazione al protocollo d’intesa e non ha applicato, di chi avrebbe dovuto agire per realizzare il secondo P.S. e non ha realizzato, configurino ipotesi di reato. E, in questo caso, di esercitare l’azione penale. Quando si parla di sanità, di salute, non si scherza: non sono più ammissibili omissioni, inerzia e trascuratezza». Francesco Pitaro ha scelto di continuare a portare avanti la battaglia del Pronto Soccorso anche nelle idonee sedi istituzionali. «Mi candido al Consiglio regionale per portare questa e altre battaglie nelle stanze dello stesso Consiglio e della Cittadella regionale, perché il diritto alla salute è un diritto primario, un diritto di tutti».
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